sabato 31 dicembre 2011

Salomérkel


Il Giornalaccio, nel disperato tentativo  di restituire ad un buffone di corte la dignità di re detronizzato dall'odiosa congiura di palazzo, ci regala oggi un pezzo di grande giornalismo intitolato, lo giuro: "E' stata la culona". Sottinteso, a chiedere al maggiordomo Napolitano la testa dell'Oloferne della Brianza.  Ovviamente la scusa era l'articoletto  in Dagospia mode del WSJ che tanto ha fatto discutere e sbavare ieri giornali e tiggì. Una notizia che doveva essere un megabotto di Capodanno stile Cap' e Lavezzi, ma ha già fatto la fine re bbòtt'a mmùro.

Licenziato da una culona e tardona. Come vorrei che fosse vero.

Update 2019. CRETINA, lo era.

mercoledì 28 dicembre 2011

Due BOT e via


Come ci siamo ridotti male, cari italianos. Ho come la sensazione che ormai ci compriamo e ricompriamo il debito in una sorta di squallido autoerotismo finanziario. Forse uno degli interventi clou previsti per la crescita rischia di essere l'asportazione coatta delle ultime due costole degli investitori? La perversione del futuro è la scripofilia?
Il bello è che ci sottoponiamo volontariamente a queste squallide BOTtarelle frettolose ed ahimé inconcludenti, visto che dopo cinque minuti l'effetto benefico sullo spread è già svanito. Con il governo dei banchieri di Dyo che però, dopo le due BOT e via, ti fa: "Ehi, sei stato veramente un grande, mi hai fatto vedere le stelle", come dicono le migliori puttane del regno.

domenica 25 dicembre 2011

Relativismo natalizio


Per uscire dalla solita retorica della neve, delle renne, della slitta e del caminetto acceso. Per esorcizzare il freddo della maremma maiala che ho patito ieri. Per ricordare, visto che sono una fanatica del relativismo, che a Sydney adesso è estate e Babbo Natale non sta certo a beccarsi la nebbiaccia padana e l'umidità che ti penetra nelle ossa ma sta down under in costumino rosso a prendere il sole e fare il bagno. Alla faccia nostra. Quindi non aspettatelo.

Con i miei migliori auguri di Buone Feste a tutti.
Barbara

giovedì 22 dicembre 2011

La Banca della Magliana


E' tornata la  Banda Cavallero, sono tornati i Marsigliesi, i turbolenti anni settanta delle rapine in banca con l'irruzione, il palo all'entrata e quello che aspetta in macchina con il motore acceso, la sparatoria con i pulotti in alfetta e il bottino da spartire tra i soci. 
Solo che, in questo mondo a polarità invertita, non sono più i banditi, i Jacques Mesrine o i Vallanzasca a rapinare le banche ma le banche a rapinare la gente comune. Non si fa più il colpo in banca, è la banca che fa irruzione nelle nostre case, ci fa sdraiare faccia a terra e ci ripulisce ben bene.

Che il fine ultimo di tutto questo terrorismo mediatico fossero i soldi, il grano, i dindini, i dané, gli schei, tanti e tanti schei da perderci la testa, da arraffare per le brame di rapina di questa associazione a delinquere di stampo bancario, questa versione in giacca, cravatta e tailleur di "Romanzo criminale" che si è fumata una fortuna in crack finanziario ed ora è in crisi di astinenza, lo si è ormai capito.  Ai banchieri di Dyo (denaro) sono cadute le maschere di gomma.

Ieri la BCE ha finalmente scucito 489 miliardi da spartire tra le banche europee, 40 miliardi solo per le italiane. A interessi ridicoli, praticamente gratis. Er Drago della Banca della Magliana è riuscito ad arrivare al caveau mentre la Marsigliese, Er Passera e il Professore tenevano in ostaggio l'Euro. Il trucco è stato chiamare la rapina "crisi". Il colpo del millennio, non c'è dubbio. Però era più simpatico Vallanzasca.

sabato 17 dicembre 2011

La manovrata di Giulia Sofia

Giulia Sofia Monti nei panni della più grande zia ricca di tutti i tempi: Margaret Thatcher

Bonanni, che di padroni se ne intende, dice che la manovra del governo Monti gli sembra fatta da suo zio che non capisce niente di economia. Sbagliato. Questa è la manovra di Giulia Sofia, il personaggio citato da Crozza-Montezemolo, che assomiglia molto alla zia ricca. La zia ricca non è assolutamente in grado di immedesimarsi in qualcuno che non appartenga al suo stesso livello sociale. La zia ricca è la teorica del relativismo economico, il cui principale enunciato recita che "se per lei cento euro sono una messimpiega da Evandro, per suo nipote cento euro sono fin troppi e gli devono comunque bastare per almeno un mese." La sua missione è (ri)educare maoisticamente il nipote scapestrato ad una vita di sacrifici e duro lavoro. 

Infatti, spulciando la manovra e le sue gabelle, sembra che Giulia Sofia voglia punire qualcuno di preciso.
Un cinquantino verso i sessanta, nato negli opulenti anni cinquanta e quindi viziato e poco abituato ai sacrifici, che sperava di andare in pensione l'anno prossimo. Sull'andante spiantato ma proprietario della casa di 200 mq che ha ereditato dai genitori e di un velleitario Hummer H3 del 2005 usato. Un duro ex capellone, scapolo impenitente che si rolla le sigarette da solo usando trinciato forte
Questo soggetto assomiglia sputato al nipote di tutte le zie ricche: Gianfilippo Maria Alfonso. 

Il guaio è che, quando la zia ricca va al potere, oltre a subire la sua incapacità di ragionare con 1000 euro in tasca di stipendio, ho l'impressione che diventiamo tutti suoi nipoti da rieducare. O no?

venerdì 16 dicembre 2011

I figli so' piezz 'e IMU


Siamo sette miliardi - e solo grazie alla politica di contenimento delle nascite applicata da decenni in Cina, altrimenti chissà - e questi reintroducono la tassa sugli scapoli e le nubili e sulle coppie senza figli. 
I banchieri di Dio premiano le coniglie che figliano futuri correntisti disoccupati e tassano senza pietà chi i figli non li ha avuti per scelta, per responsabilità, per sano egoismo o per infertilità.
Fino a 600 euro in meno per chi ha otto figli.  Solo 200 per gli altri a zero figli, indipendentemente dal reddito, magari basso.
L'utero intonso è un lusso come il posto barca a Capri. Sapevatelo.

Il satiro dimezzato




* Joel Peter Witkin, il genio del surrealismo macabro.

mercoledì 14 dicembre 2011

La manovra quantistica


Non è meraviglioso? Abbiamo il primo governo probabilistico al mondo, metodologicamente guidato dai principi della meccanica quantistica. Sarà l'influenza di Angela, dottoratasi con una tesi sulla chimica quantistica e sempre indecisa, anzi indeterminata, sul da farsi? Secondo il paradosso di Merkel, l'euro è al tempo stesso vivo e morto, come il gatto di Schrödinger. Capisco che sia snervante ma è la fisica modevna che si applica alla politica ed all'economia, bisogna adeguarvisi. Altro che il Newton del "o così o Pomì".
Probabilmente nessuno l'aveva capito ma quando Veltroni affermava che si poteva agire in un modo ma anche nell'altro, non era ambiguo, era quantistico. 

Così, quantisticamente, probabilmente ed indeterminabilmente, la manovra del Prof. Monti è al tempo stesso equa e ingiusta. Soprattutto, questa manovra riuscirà probabilmente a risolvere la crisi che probabilmente c'è veramente e allo stesso tempo non c'è. Che bellezza!

sabato 10 dicembre 2011

Beauty contest


Sapete cos'è il Beauty Contest? No, non è un concorso di bellezza per bèle tusette come questa qui sopra. E' l'ennesima legge truffa ad personam atta a preservare e sviluppare l'enorme conflitto di interessi  di chi sapete voi. Un'assegnazione praticamente gratuita di frequenze TV al mostro bifronte Raiset voluta dal precedente troiaio di governo, quando le stesse potrebbero essere messe all'asta per la cifretta di 2-4 miliardi - qualcuno dice addirittura di più - di euro. Un po' di vaselina per i culi dei pensionati e dei pensionandi quarantini in quarantena ci salterebbe fuori. Magari in confezione famiglia.

E' per questo che si è fatto notare a Mario che forse con le frequenze bisognerebbe proprio farci cassa e non regalarle al nanaccio. La Passerona banchiera che hanno messo alle infrastrutture dice che "ci sta pensando". Uhm, però la Passerona ha anche nominato l'ex ministro e mediasettario Romani, quello di "Colpo Grosso", come suo "inviato" in Afghanistan. Per organizzare un canale televisivo di spogliarelli nel paese del burqa? Non credo. 
Insomma, di colui che potrebbe in teoria far male agli interessi di Miss Telecomando non mi fido. Come non mi fido dei piddini che strepitano ora, dopo aver fatto flanella per anni con il conflitto di interessi di B. ed avergli giurato, a suo tempo, li mortacci loro, di mai toccargli le televisioni
Si è rivisto in questi giorni, indovinate chi? Gentiloni, quello che avrebbe dovuto, se il gatto non gli avesse mangiato il testo della legge, legiferare appunto sul conflitto di interessi di B. durante l'ultimo governo di centrodestrasinistra.

La novità potrebbe - con un bell'ebbe - venire dalla Lega che, sentendo tintinnar di forconi in Padania, sta pensando di appoggiare la richiesta di altri partiti di assegnare le frequenze TV con regolare asta a pagamento.
Ma occorre finalmente un governo che non si prenda paura di Sua Emittenza il Diabolo. Esiste tale governo, in qualche remoto angolo della galassia? 

venerdì 9 dicembre 2011

Ci sta venendo uno spread così


OK, abbiamo scherzato. Eravate sulla Candid Camera del Truman Show. Vi abbiamo presentato una bella commissione di professori, come quella di quando vi siete laureati; con il presidente tanto autorevole che, alla fine della discussione, vi ha stretto la mano comunicandovi il trenta e lode con voce metallica e la Prof. al suo fianco che si è commossa. Siete usciti dall'aula con il vostro bel diploma, orgogliosi del risultato e pronti ad indossare la corona d'alloro d'ordinanza per andare a festeggiare con i compagni di università.
Tempo una settimana e vi state già accorgendo che la vostra laurea non conta una mazza, con in più quella leggera ma dolorosissima sensazione di essere stati presi per i proverbiali fondelli per aver studiato tanto, per averci creduto, forse per niente.

Insomma, vuoi vedere che la Grande Manovra è solo un bluff e che, spulciando spulciando, c'è solo da restarne delusi, a meno di non essere banchieri con l'acqua alla gola? 
Avevano parlato tanto di equità ma, leggendo i commenti più autorevoli sulla manovra, le sue varie esegesi sui giornali, sembra di ritrovare descritti i soliti vecchi papocchi all'italiana che finiscono per creare ulteriori iniquità e mantenere tutte le precedenti incrostazioni di privilegio se non aggiungerne addirittura altre. Queste, si, di dimensioni veramente impressionanti.

Si fa più notare ciò che non c'è di buono, rispetto a quello che c'è. Ripensandoci e riflettendo, con il cervello tenuto bene al fresco grazie alle rigide temperature di questi giorni, ci accorgiamo che mancano cose fondamentali, proprio quelle che avrebbero potuto confermare l'avvenuto cambio di direzione del governo.
Inoltre, ciò che fa tucca' e nierv, come dicono a Napoli, è la formula della scusa magra, che viene addotta a giustificazione del mancato provvedimento sulle cose che avrebbero fatto equità.
Non si possono tassare ulteriormente i capitali scudati perché lo Stato si è impegnato con i cittadini evasori. Stato estorsore con i deboli, gentiluomo con i forti.
Non si possono tagliare i costi del Parlamento perché occorrerebbe, per farlo, una modifica costituzionale.
Non si può firmare il Piano Rubik con la Svizzera perché quella bagascia dell'Europa non vuole e sarebbe un condono.
Non si può applicare l'ICI ai beni immobili della Chiesa perché la Chiesa fa solo del bene. Strano, nessuno ha mai visto sul calendario un giorno dedicato a San Marcinkus da Chicago. E poi, a far pagare anche la Chiesa Cattolica, non ci avevano neppure pensato!
Sul fronte conflitto di interessi, lo Stato è disposto a rinunciare agli introiti della vendita delle frequenze TV per non disturbare il solito manovratore che conosciamo. Segno che il Commendator Monti e il Cavalier Don Giovanni fanno parte della stessa messinscena?
Sentite le azioni del governo che crollano? E c'è n'è abbastanza da far salire lo spread tra la nostra fiducia e Mario Monti a livelli di guardia.

Per carità, nessuno che pensasse che chi è espressione del più consolidato borghesume potesse instaurare la dittatura del proletariato. Visto che l'alternativa di sinistra, hai voglia di invocarla, non c'è, almeno una destra - non potendo avere altro - un poco più liberale e meno prona ai conflitti di interessi di ogni genere ce la potevamo meritare. Forse per un attimo ci avevamo pure sperato.
Invece il sorriso sornione di Mario sta tramutandosi in quello ambiguo e canaglia dello Stregatto, anzi dello Stregattopardo che cambia tutto per non cambiare nulla. Quel che è peggio, ognuno di noi sembra essere in grado di proporre strumenti per far cassa migliori e sicuramente più equi di quelli studiati dai professoroni. 
Segno che non si sono spremuti abbastanza perché sapevano di non poter disturbare più di tanto ed hanno fatto il minimo indispensabile?

Sembra proprio una cosa voluta, atta a dimostrare che è tutta colpa della politica. Seguitemi nel ragionamento.
Abbiamo un pool di cervelloni che partorisce una manovra "impressive" e poi è costretto praticamente a riscriverla daccapo perché la politica vuole mettere bocca su tutte le virgole. Se accadrà veramente questo, e cioè se toglieranno l'ICI sulla prima casa perché il PDL lo vuole e smorzeranno il colpo sui pensionati per far piacere al PD, allora mi domando se i famosi mercati saranno così boccaloni da credere nella nostra serietà. Sarebbero autorizzati a prenderci ancora una volta per i pagliacci che siamo.
A meno che non si voglia dimostrare una cosa sola. Che la politica, in tema di governo dell'economia, è d'intralcio, tanto più se rappresenta un sistema democratico dove mettono bocca tutti. Che tanto, se dei tecnici stilano una manovra, la politica non farà altro che rovinargliela, rendendola meno dura per i propri elettori. Ergo, l'economia si deve autogovernare e basta. La politica non serve più se non per vidimare i provvedimenti presi dai tecnici di turno. Se è questo il masterplan, allora avevano ragione i complottisti della prima ora e si spiegherebbe perché il nano ha mollato così facilmente. Perché, alla fine, dalla messa in mora della democrazia ci guadagnerà anche lui e con meno sforzo di quando governava a tempo perso.
In fondo quel sospettuccio che la crisi fosse pompata come i muscoli del culturista per arrivare ad ottenere la rinuncia alla democrazia come effetto collaterale della shock economy, lo avevamo sempre avuto ma ci siamo illusi che non fosse vero. Che scherzi ti fa l'ottimismo.

E' che siamo stati ingannati dal fatto che, dopo l'orrore berlusconiano, intrappolati tra le fiamme dell'incendio appiccato dall'Imperatore Cerone, la faccia di Monti sembrava quella del pompiere che ci porta giù dalla scala salvandoci la vita ma ora ci rendiamo conto che forse era solo quella dello psichiatra che finge di stare dalla parte del torturato, lo consola, ne conquista la fiducia e poi lo riconsegna nelle mani degli aguzzini, togliendogli ogni residua speranza di salvezza.
Spero di sbagliarmi. Scusatemi, sto forse sragionando, mi sta venendo uno spreaddone a 600.

Update novembre 2013. Alleluja, in capo a un mese questa sorella vide la luce.

lunedì 5 dicembre 2011

Intervista sulla crisi (seconda parte)


Prosegue l'intervista con Carmenthesister, blogger di Voci dall'estero. La prima parte qui.

Esistono dei responsabili in carne ed ossa della speculazione finanziaria in atto in questi giorni? Pensi che siano dei singoli Gordon Gekko senza scrupoli che agiscono per il proprio particulare o  dei soldati che stanno combattendo la terza guerra mondiale con le armi nuove e non convenzionali dello spread, del rating e dei titoli tossici?

"Gettare la responsabilità su singoli disonesti o su una mancata vigilanza è un modo per sviare l'attenzione dal problema vero. E il problema vero è la leva finanziaria eccessiva.  Le istituzioni finanziarie comprano titoli a rischio perché sono poco costosi e offrono una remunerazione elevata, e addirittura questa esposizione anche a lungo termine è finanziata da pronti contro termine a breve scadenza, che costano poco, e sono ottenuti dando a garanzia i titoli tossici stessi che con questi soldi vengono acquistati! Sembra contorto, ma la legge permette queste cose, che provocano grave instabilità."

L'euro è veramente in pericolo? Gli stability bond (quelli che sentiamo chiamare anche euro bond) potrebbero rappresentare un argine alla speculazione, assieme alla creazione di una governance centralizzata dell'economia e della finanza continentali? La BCE dovrebbe stampare euro?
Insomma, quest'unità europea s'ha da fare a tutti i costi o immagini nel prossimo futuro una frammentazione ancor più accentuata di staterelli con divise dal prefisso "neo" che fanno a gara a chi si svaluta di più? Ed è pensabile per l'Italia, come suggeriscono alcuni, uscire volontariamente dall'euro per ritornare alla lira ed al vecchio giochetto della svalutazione per rendere vantaggioso l'export?

"A mio avviso la cosa migliore sarebbe riuscire a mantenere l'euro, riformandolo però, in modo che possa funzionare davvero. Nell'immediato sarebbe indispensabile  che la BCE si mettesse ad acquistare con decisione i bonds sovrani per sottrarli alla speculazione, e permettere agli stati  di finanziare il debito a tassi accessibili,  come avviene negli altri paesi, vedi USA o Giappone o Gran Bretagna.  
Gli eurobonds potrebbero funzionare solo con una BCE che  fa da "prestatrice di ultima istanza", altrimenti alla fine ci passano anche i paesi forti. C'è già stato qualche segno di minor fiducia anche nei confronti dei titoli Tedeschi, una vera fuga dall'euro in sè.
Certo a questo punto, se si mette in comune il debito e lo si finanzia via BCE, anche la politica fiscale dovrebbe essere centralizzata, ma non  questa politica tutta incentrata sull'austerità  fiscale! Il problema di fondo non è il debito sovrano, ma gli squilibri tra i paesi dell'eurozona, squilibri che lo hanno in certi casi provocato e in altri (come per l'Italia) aggravato. L'austerità fiscale non affronta il vero problema, se non tentare di compensarlo provocando una pesante e lunga deflazione dei salari e dei prezzi!  Una politica industriale seria potrebbe indirizzare i flussi di capitali dai paesi del centro in surplus verso degli investimenti produttivi nei paesi periferici, e non verso le bolle immobiliari o i consumi, come avvenuto sinora. I paesi del centro dovrebbero aumentare la loro domanda interna, aiutandoci ad esportare di più, e noi razionalizzare la spesa. Così gli squilibri tra paesi potrebbero essere gradatamente riassorbiti, e l'unione potrebbe funzionare meglio.
L'unione deve basarsi sulla cooperazione. Sono molti gli economisti che sostengono queste soluzioni, sia all'estero che anche in Italia, vedi ad esempio il documento degli economisti 2011, o anche questa proposta assolutamente originale  che meriterebbe davvero di essere studiata, ma ci sono molte resistenze politiche nei paesi forti, vedi Germania soprattutto.
L'approccio dell'austerità diffusa è sbagliato e fa addirittura desiderare di tornare alla lira, con tutte le gravi incognite che questo comporta, anche perché  il vecchio giochetto della svalutazione di cui parli non so quanto ancora potrebbe funzionare...Ma al limite ci sono proposte fattibili anche in questo senso, vedi ad esempio qui o qui."

Quindi è stato un errore far entrare nell'eurozona paesi economicamente poco affidabili come la Grecia e gli altri PIIGS, equiparandone le responsabilità di bilancio a paesi con ben altri fondamentali come, ad esempio, la Germania?

"Certamente, l'errore è stato di progettare una moneta comune tra paesi molto diversi, senza unione fiscale. Poi la stessa unione monetaria una volta introdotta ha permesso che  gli squilibri si approfondissero, facendoli diventare voragini, a causa della mancanza di quel riequilibrio automatico rappresentato normalmente dal mercato dei cambi. Se non ci fosse stato l'euro la Germania non avrebbe potuto accumulare  il suo enorme surplus verso i paesi periferici, né i capitali avrebbero potuto fluire altrettanto copiosamente dal centro alla periferia, indebitando  i pigs per spese improduttive."

Cosa ne pensi del Piano Rubik, ossia del trattato già firmato dalla Germania con la Svizzera, per il recupero delle tasse sui capitali esportati illegalmente, che verrebbero raccolte dalle banche della Confederazione tramite una ritenuta del 26% sui capitali ed inviate al Fisco dei paesi d'origine, in cambio del mantenimento del segreto bancario sui conti? Monti dovrebbe farlo firmare anche all'Italia?

"Penso che è da tanto che se ne parla, che dovevano realizzarlo già mesi e mesi fa, ma forse quelli che contano non hanno ancora provveduto a sistemare altrove i loro conti."

L'Italia sta pagando anni di immobilismo politico che l'hanno portata a poter credere di vivere alla giornata senza programmare la crescita,ottimizzare la spesa pubblica limitandone gli sprechi, mettere un argine alla corruzione ed all'illegalità diffusa. E' semplicemente quest'impasse che Mario Monti cerca di risolvere, o si è trattato veramente di un colpo di stato delle banche, come sostengono i complottisti?

"Non c'è dubbio che l'Italia è, dopo la Grecia, il paese dell'evasione fiscale e dell'illegalità diffusa. L'Italia ha certamente speso male, ma purtroppo questa sacrosanta verità, viene usata a giustificazione di politiche sbagliate e controproducenti.
Come si suol dire, si finisce col buttare via il bambino insieme all'acqua sporca.
Abbiamo un problema di cattiva amministrazione, di compenetrazione tra mafia, malaffare e politica, soprattutto al Sud ma questo non si risolve con il pareggio di bilancio! Né con tagli di spesa lineari, o con l'aumento della pressione fiscale, né con la svendita del patrimonio pubblico, anzi, caso mai il problema viene aggravato dalle privatizzazioni dei beni pubblici e dall'impoverimento diffuso.
Credo che questi problemi del nostro paese vadano riformati attraverso una regolamentazione attenta e una rivoluzione di efficienza nella pubblica amministrazione, che caso mai ha bisogno di mezzi, almeno in un primo tempo, prima di arrivare ai risparmi. Il Sud è sempre stato più povero, e nella povertà fiorisce la corruzione.
Quindi teniamo separati i problemi, non facciamo di tutta l'erba un fascio, non arrendiamoci al cervello rettiliano che si nutre di generalizzazioni!"

In conclusione, un'altra domanda provocatoria. Esiste la remota possibilità che nessuno sappia veramente come risolvere questa crisi globale perché la situazione è sfuggita di mano all'apprendista stregone?
Augurandoci che non sia così, è meglio essere pessimisti senza illusioni, ottimisti alla Berlusconi od ottimisti con cautela?

"Questo non lo credo. Anzi, penso che ci siano in potenza tante diverse soluzioni fattibili, ma manca la volontà di attuarle. In Europa in particolare, chi può pensa a massimizzare il proprio interesse, a scapito degli altri e dell'unione. Così facendo, c'è il rischio di arrivare al crollo.  Qualcuno, non ricordo più in quale articolo, paragonava la situazione attuale al cosidetto "gioco del coniglio": due giocatori, ciascuno alla guida di un'auto, si lanciano a tutta velocità verso un burrone. Il primo che gira o frena (fa il coniglio), perde la gara. Arriveranno a buttarsi giù tutti quanti insieme?
Forse noi dovremmo cercare di essere né ottimisti, né pessimisti, ma  osservatori, cercando di rimanere ben centrati in noi stessi anche se la situazione peggiora, e soprattutto praticare per quel che ci riguarda, ognuno nel suo piccolo, un attegggiamento economico "civile"."

Intervista sulla crisi (prima parte)


La situazione economico-finanziaria attuale sembra fatta apposta per scatenare nel cittadino medio una sindrome ansioso-depressivo-paranoidea, con la conseguenza di fargli perdere la lucidità necessaria per analizzare un problema così complesso.
La paura non è mai buona consigliera e, soprattutto in Rete, in questi giorni siamo sottoposti ad un overloading di informazioni le più diverse tra loro, tra teorie della cospirazione, analisi troppo complesse oppure improntate alla faciloneria, fino alla propagazione incontrollata di vere e proprie sciocchezze. Tutto ciò non fa altro che aumentare l'ansia e la confusione di chi legge.

Giorni fa, cercando informazioni un po' più specialistiche di quelle da fast-food mainstream sulla situazione economica, sono capitata su Voci dall'estero,  un blog che nel giro di pochi mesi ha conquistato molte letture e le prime pagine di Google. L'autrice, Carmenthesister, economista social oriented, traduce dall'inglese articoli di economisti, bloggers, commentatori e, allargando la visuale, cerca di dare delle risposte alle molte domande che la gente si pone sulla crisi attuale. 
E' nata così l'idea di un'intervista, di una conversazione tra bloggers che, scambiandosi opinioni ed osservazioni, sperano di contribuire, senza censure e condizionamenti, ad aumentare il livello di informazione dei propri lettori.
L'intervista, per la sua lunghezza e per comodità di lettura, viene proposta in due parti. 

***
In questi giorni siamo terrorizzati a mezzo stampa e TV da una parola sola: default. Penso che nessuno di noi abbia idea di cosa succederebbe esattamente se un paese intero fallisse. Si parla di banche che, dopo il fallimento, sprangherebbero le porte e sigillerebbero i bancomat sequestrando di fatto i nostri soldi; di perdite secche di tutti i nostri risparmi investiti in titoli - a parte forse i primi centomila euro coperti dal fondo interbancario. Cosette così, insomma. E' un gran brutto film, leggende metropolitane o tutto ciò è credibile e probabile? O c'è addirittura di peggio all'orizzonte?

"La prospettiva del default, o, come si dice con termine meno drastico, di una ristrutturazione del debito, è semplicemente nei numeri. Esistono in economia dei campanelli d'allarme ben precisi che indicano che un debito è inesorabilmente in aumento, e quando un debito grosso come il nostro aumenta, vuol dire che diventa insostenibile. Ebbene, questi campanelli adesso sono tutti accesi e lampeggianti. 
Il primo è il tasso di interesse che ci troviamo costretti a pagare sul debito, troppo alto rispetto alla crescita del paese. Questo significa che la nuova ricchezza creata in un anno non basta a pagare gli interessi. In queste condizioni, solo il "risparmio" del paese, il famoso "avanzo primario", può coprire questa differenza. Adesso l'avanzo primario è di gran lunga troppo basso, e quindi questo è il secondo campanello che sta suonando. Quando le due spie sono accese contemporaneamente, la situazione si definisce insostenibile. Noi ci troviamo in questa situazione. Il governo Monti deve arrivare a un avanzo primario tale da coprire la spesa per interessi e stabilizzare il debito. Ma c'è un problema. Possiamo anche stringere la cinghia, ma c'è la certezza di mandare il paese in recessione. E così questa politica di austerità rischia di assomigliare ad una fatica di Sisifo, del tutto inutile perché alla fine il debito aumenta in percentuale del Pil, che intanto diminuisce. Senza una modifica delle regole europee, sinceramente io non vedo come evitare il default."

Se la situazione è grave, ci sono manovre pratiche di autodifesa che il piccolo e medio risparmiatore può adottare contro l'ipotesi più infausta, ossia il default? Se ne sentono di tutti i tipi. C'è chi consiglia di portare i soldi legalmente in Svizzera, di investire in oro, di ritirare il contante dalla banca ed affidarlo al caro vecchio materasso, di investire in dollari, di comperare casa sull'Unter den Linden a Berlino. Cosa ne pensi? Secondo te chi sarebbe la persona più adatta - e possibilmente privo di conflitti d'interesse come, ad esempio, le banche - a consigliare un risparmiatore in questo frangente?

"Intendiamoci, è possibile  che alla fine il default non ci sarà, perché nell'emergenza più nera i politici si muoveranno, saranno costretti a farlo, ma, come si dice, fidarsi è bene... quindi sì all'autodifesa preventiva, calibrata sulla situazione di ognuno.
Se si hanno almeno centomila euro, può valere la pena di proteggere i risparmi aprendo legalmente un conto in Svizzera. Questo salverebbe dal rischio euro, forse dalla patrimoniale, dipende se si ricordano di tassare anche i conti all'estero. Si può anche investire nella casa a Berlino, sulla rete ci sono dei gruppi di acquisto a condizioni molto interessanti, o per chi è più intraprendente anche nei paesi del Sud America, per esempio. Il materasso (o la cassetta di sicurezza) rimane però sempre valido, secondo me, per chi magari ha di meno e vuole  proteggersi almeno dal rischio della temporanea chiusura degli sportelli, se non addirittura  di un  eventuale fallimento bancario, o di patrimoniale spalmata anche sui meno ricchi. Se si conosce qualche consulente finanziario indipendente, magari un blogger che si dimostra accorto nelle analisi e nelle previsioni, sarebbe meglio non perdere tempo. Mai rivolgersi alle banche, però, che come dici bene sono in conclamato conflitto di interessi."

Una domanda provocatoria. Secondo te è possibile che la crisi globale venga amplificata con una buona dose di terrorismo psicologico al fine di ottenere da noi cittadini, già che ci siamo, qualcosa in ambito politico che in altre situazioni sarebbe improponibile? Questo qualcosa potrebbe essere l'imposizione di un livello più basso di democrazia necessario alla sopravvivenza di un sistema in crisi quasi irreversibile? Una volta che questo qualcosa venisse ottenuto, la crisi potrebbe scomparire dalle cronache, un po' come è successo per la guerra al terrorismo?
In fondo anche nel 2001 ci fu una crisi economica gravissima, poi l'11 settembre provvide a distrarci e a farci concentrare sulla guerra e per un po' non si parlò più di problemi finanziari. Ciò implica infine che una nuova guerra potrebbe risolvere la questione, rimandandola per un po'? Insomma, ciò che tiene in piedi il tardo capitalismo è proprio la shock economy?

"Qui fai venir fuori il mio lato "complottista". Vedi, la crisi del debito sovrano è figlia degli squilibri covati per lunghi anni a causa del meccanismo dell'euro, che ha riunificato sotto regole comuni dei paesi con differenze strutturali abbastanza forti, privandoli dei meccanismi del mercato che di solito provvedono a riequilibrare dei deficit o dei surplus eccessivi, come il tasso di cambio o il tasso di interesse diversificato. Molti economisti, soprattutto economisti americani anche importanti, l'avevano già detto che l'euro non poteva funzionare...quindi, la mia conclusione non può essere altra che i padri dell'euro sapevano, avevano previsto che tutto questo sarebbe accaduto, e l'hanno  voluto ugualmente. Perché?
Tutta la costruzione Europea è stata fatta col metodo dei "piccoli passi", che significa in parole povere mettere il carro davanti ai buoi, arrivare pian piano nei fatti a cessioni di sovranità nazionali anche importanti senza dichiararlo apertamente, e quindi senza passare attraverso l'altrimenti inevitabile processo democratico di una costituente, con tutti i rischi connessi.  Adesso penso che intendano forzare i paesi a una cessione di sovranità sul piano economico e  fiscale, per indirizzarli verso un'austerità sociale e una riduzione dell'intervento pubblico che in altre circostanze sarebbe sembrata inaudita, mentre è ben difficile osare di dire  no, davanti all'emergenza del default. Hai detto bene. E' una shock economy formato europeo. Quando la vedi sugli altri non pensi mai che possa succedere anche al tuo paese, invece..."

Mi vengono in mente tutte le polemiche attorno al Trattato di Lisbona, visto come il primo passo verso la perdita di sovranità dei paesi europei.
E' possibile che questa crisi sistemica sia provocata dalla trappola della crescita ad ogni costo? Da un sistema che si sta autoincaprettando nell'inseguirla? Esiste veramente, come ripetono a noia gli imprenditori, la possibilità di una crescita continua, praticamente esponenziale dell'economia, quando a noi profani pare che le risorse energetiche, e non solo, siano limitate? Questi imprenditori non staranno pensando solo alla crescita dei loro profitti? Quella che stiamo vivendo è solo una delle crisi periodiche del capitalismo o stavolta il caro vecchio sistema rischia proprio di fare il botto?

"Da quel che ho capito io, questa necessità della crescita, che bada bene è una necessità reale - se un paese non cresce e ristagna o va in recessione c'è disoccupazione e crisi – è causata dal meccanismo del debito e dell'interesse. Siccome nell'economia di oggi la grande maggioranza della moneta esistente è moneta a debito, creata dal sistema bancario dando a credito ripetutamente i depositi dei clienti, l'attività economica è gravata dalla necessità di ripagare gli interessi, e questi vanno ripagati da un reddito che necessariamente deve crescere.  Oggi abbiamo dappertutto nel mondo una quantità impressionante di debito, pubblico o privato che sia. Il circolante, la moneta non bancaria, è solo una piccola parte (circa 10%) della moneta totale. Immagina quindi quanto il debito schiaccia l'economia con un ossessivo quanto irrealizabile bisogno di crescita."

Cosa ne pensi di chi invoca un ritorno a Keynes ed alle politiche di ispirazione rooseveltiana per uscire dall'impasse attuale? E' corretto il paragone tra questa crisi e quella del 1929 in un mondo completamente diverso, soprattutto tecnologicamente, da quello di allora?

"La politica Keynesiana, che voleva realizzare un capitalismo illuminato dal volto umano, e per qualche decennio c'è riuscita, è stata messa in crisi dalla globalizzazione. Lo Stato  non può più fare le sue scelte di  politica economica in un contesto dove il grande capitale sfugge alle regole nazionali, dove la competizione per esportare e procurarsi le necessarie riserve valutarie costringe a controllare salari e prezzi scordandosi della domanda interna.
In questo contesto, la politica Keynesiana, o è globale, o non è.
Secondo me comunque occorre superare la contrapposizione stato/mercato con un'economia finalmente "civile". Siamo noi, gli operatori economici, che non dobbiamo comportarci da "homo economicus" avulso dai sentimenti, dall'etica, dalla necessaria armonia con gli altri, che non dobbiamo perseguire il massimo profitto ad ogni costo. Delegare allo stato il problema della redistribuzione e dell'equità – e della domanda - è in fondo un modo per lavarsene le mani,  accettando come altra faccia della medaglia un mercato selvaggio che da parte sua fa le brutture che vuole. Ci vorrà del tempo, ma bisogna sempre più pensare in questa direzione. In proposito, raccomando di leggere o ascoltare qualcosa di Stefano Zamagni, ad esempio qui."

Stiamo definitivamente dimostrando che il mercato non è vero che si autoregoli senza bisogno di controlli - come sostengono i liberisti - e che, anzi, ha più che mai bisogno di regole nel momento in cui si confronta con i rischi della speculazione?

"Sono d'accordissimo, la deregolamentazione ha provocato disastri. A mio avviso in primo luogo bisognerebbe riportare le banche alla loro funzione creditizia tradizionale, con una netta separazione rispetto all'attività di investimento finanziario, che mette a rischio i depositi dei clienti, fa lavorare le banche in conflitto di interesse, e penalizza il credito alle imprese. La finanza speculativa e ultraspeculativa poi non dovrebbero proprio esistere. Io sono molto radicale in questo. Secondo me non bisogna poter vendere cose che non si posseggono, per esempio. Ma la difficoltà è che bisogna imporre  le regole a livello globale, altrimenti è inutile."

Fine prima parte - Continua.

venerdì 2 dicembre 2011

Dyo ci si arrapa con i marines*


Lo prometto, è l'ultima volta che mi occupo di lui. E' che oggi un amico mi ha segnalato un'altra uscita del nostro eroe sul "Foglio" di ieriun piccolo capolavoro di inutile omofobia contenente almeno una tripletta alla Cavani di perle assolute. Datosi che avevo un po' di tempo libero, ne ho approfittato per leggermi anche qualche paginata di quelle che lui definisce  "preghiere". Alla fine, si rischia di confondersi e pensare di essere finiti su "Pontifex".
Quando parla di omosessualità, argomento della preghiera di ieri, il Langone è tremendo e mi ricorda - anche fisicamente - il colonnello dei marines Fitts di "American Beauty", quello che vede froci dappertutto e perfino camminare sui muri, che tormenta di continuo il figlio per paura che gli si infroci a tradimento e poi, in una notte di pioggia, loro due soli nel garage, stampa un bacio indimenticabile sulla bocca del vicino di casa, Kevin Spacey.
Non voglio insinuare nulla, solo notare che certi gay sono criptati così bene che nemmeno il re degli hacker riuscirebbe a crackarli.

Prima perla del Langone.
"Ho sempre sentito l’omosessualità come un’offesa alle donne: possibile che loro, le vilipese, non la pensino così?" 
Poffarbacco, e perché mai dovrebbe essere un'offesa?  Non è mica obbligatorio amarci o desiderarci, tesoro. Se due ragazzi si amano a noi donne fanno solo tanta tenerezza. Si, magari se scopriamo che il figaccione che ci arrapa preferisce i maschi ci rimaniamo un po' male, lì per lì, ma possiamo sempre diventare amici, nell'attesa di convertirli.

Seconda perla.
"Non credo che una canzone d’amore per gatti possa fungere da canzone d’amore per topi. Non credo in un amore che prescinda dall’oggetto e possa rovesciarsi indifferentemente su maschi, femmine, bestie, piante, minerali…"
Ma certo, un poetastro del Trecento, sicuramente un po' così, perché quella storia degli svenimenti con Virgilio mi puzza, scrisse: "L'amor che move il sole e l'altre stelle". Senza contare che un predicatore ebreo di duemila anni fa ci fece una carriera, sul concetto di amore universale. Finì male perché anche allora il mondo era pieno di pontifexsi.

Terza ed ultima perla:
"Ma come fanno le mie amiche ad ascoltare Antony and the Johnsons, Tiziano Ferro, George Michael?"
Oh, caro Langone, c'è di peggio. Noi donne siamo delle vere depravate. Io riesco perfino ad ascoltare Elton John, Sylvester, i Bronski Beat, Frankie Goes To Hollywood, Dead or Alive, Boy George, (ah, gli anni Ottanta!), Ricky Martin, Michael Stipe, Ciaikovsky, Handel e l'unico ed indimenticabile Freddie Mercury. Senza sentirmi per nulla offesa. Anzi, mi piacciono pure.
A proposito, sto pensando a della musica sicuramente etero, maschia e con le palle dure come il marmo ma, a parte "La sagra di Giarabub" e "La canzone del sommergibilista", sarà un caso, ma non mi viene in mente nulla. Che poi, anche quel "Camerata Richard", in fondo, a me pare ambigua assai.


* Sergente Hartmann "Full Metal Jacket"

giovedì 1 dicembre 2011

Forza nuora


Mi piace quest'idea di fare l'autopsia agli articoli altrui, mi piace assai. Così, rubo l'idea a Paolo Barnard e mi occupo subito di colui che giace sul mio tavolo autoptico, massacrato da orde di facebookiani, twitteroli, bloggers ma soprattutto donne e uomini di buona volontà, indignati per il concetto da lui espresso ieri su "Libero", nell'articolo "Togliete i libri alle donne e torneranno a fare figli". Uno di quei titoli da perfetta suocera fascista vs. nuora troppo emancipata che si pensava fossero ormai scomparsi da tempo immemorabile nelle nebbie della storia e che invece ogni tanto riemergono dall'ombra in pochissimi e preziosi esemplari. Volantini di Forza Nuova inclusi.
In soldoni, il fatal concetto è quello che, per evitare il sorpasso demografico delle femmine islamiche e straniere in generale, sempre con la pagnotta nel forno e presumibilmente ignoranti come capre, è necessario che le donne italiane non si dedichino più a studi superiori (lui parla di Università, speriamo che almeno possiamo continuare a frequentare le elementari così da imparare a leggere e far di conto). Private delle distrazioni culturali e ripiombate nei secoli bui dell'analfabetismo, le italiane ricominceranno così in automatico a fare figli, a scodellare marmocchi fino a farsi scoppiare i lombi.
La base scientifica di tale bizzarra tesi sarebbe tratta da un fantomatico e non citato studio partorito dall'Harvard Kennedy School of Government. I poveretti si erano limitati a far notare che statisticamente, le donne più colte tendono più facilmente ad essere nubili. Non l'avessero mai fatto. L'intellettuale teo-con ci si è subito catapultato a pesce, fraintendendo a suo vantaggio.
Il poveraccio però, colpito da innumerevoli fendenti di ludibrio elettronico a causa di quest'articolesso, è ora ridotto molto male.

Incominciamo dunque l'autopsia. Alla ricognizione esterna il soggetto appare maschio, di età indefinibile ma presumibilmente da quarantino che ne dimostra cinquanta o da cinquantino schietto portato male. Cattolico praticante, quindi non circonciso. Razza caucasica.
Pratico il taglio a T ed asporto la cassa toracica per l'esame degli organi interni. Niente di particolare da osservare, quindi passerò all'esame dell'encefalo.
Il cervello è ben formato ma presenta numerose recidive di pensiero misogino. Una, molto recente, risale all'anno scorso, quando scrisse: "Genitori che avete una figlia in età da università: se volete nipotini che vi tramandino e che la realizzino, risparmiate sulle tasse universitarie e regalatele un bel vestito». (1.9.2010, Il Foglio) che, più o meno, è identica a quella che ne ha provocato l'exitus.

Un'altra, molto interessante, situata proprio al centro del cervello primitivo, tra la negazione del Darwinismo (che lui definisce: "superstizione pseudoscientifica che ci considera discendenti dalle scimmie") e l'oscurantismo cattolico, si intitola: "Maschio, vuoi sopravvivere? Non cucinare." Dove si auspica che le donne tornino ai fornelli a spignattare piatti a lunga preparazione tipo u tuccu e la pastiera napoletana per evitare che escano a complottare con Umberto Veronesi per instaurare un'hitleriana superiorità biologica femminile. (Giuro!)
E che, ovviamente, gli uomini la smettano con quell'hobby un po' ambiguo della cucina. In culo a Vissani e a tutti i più grandi chef (maschi) del mondo, immagino.
Occhio anche alla ceretta maschile.
"...il damerino liscio, depilato e fotogenico è invitato a lasciare il campo a chi sa cambiare una ruota, a chi è capace di difendere la fidanzata dai malintenzionati, pagarle la cena e consentirle di licenziarsi. Perché una vera donna lavora solo in casa, per il suo vero uomo." (L'elogio del maschio con le palle: alle donne piace fascista." (Libero, aprile 2011)

Sto cercando eventuali tracce di ironia in queste placche misogine ma non riesco a trovarle, per cui il quadro è più grave di quanto pensassi. Temo proprio che il soggetto pensasse ciò che esprimeva per iscritto.
Prelevo dall'articolo incriminato alcuni campioni da inviare in istologia:

"I figli una volta erano braccia per i campi e da grandi bastoni per la vecchiaia".
"Io sono di destra perché sono realista: le ideologie e le utopie non me le bevo." [Però crede nella più clamorosa utopia di tutti i tempi, il Cristianesimo. n.d.r.]
"Mi capita sempre più spesso di trovarmi completamente circondato da stranieri (alla stazione di Brescia, in viale IV Novembre a Reggio Emilia, sui regionali notturni in partenza da Bologna...) e mi sembra di vivere un incubo."
"Il vero fattore fertilizzante è, quindi, la bassa scolarizzazione e se vogliamo riaprire qualche reparto maternità bisognerà risolversi a chiudere qualche facoltà."

Basta, ok, riportatelo in cella frigorifera.


P.S. Io ho condotto l'autopsia, ma la diagnosi impeccabile e fulminea, da Dr. House, l'aveva già fatta Galatea.

martedì 29 novembre 2011

Suffragio demenziale


Presidente Berlusconi,prenda la chiave e apra quella porta,restituisca a noi, suoi elettori,la libertà di andare al voto e rivincere,su questo non ci sono dubbi.

Siete sicuri che l'aver concesso il diritto di voto a tutti, cani e porci, a partire dai diciotto anni d'età, senza controllare che le scatole craniche degli elettori fossero tutte fornite di apposito cervello funzionante anche nella parte delle funzioni superiori e non soltanto in quelle rettiliane, sia stato un bene? Secondo me no. Il suffragio universale è una sciagura. E' ciò che permette la dittatura della maggioranza ignorante, la spettacolarizzazione della politica, il trionfo dell'incoscienza e del pressapochismo. E' il viatico per ogni tipo di delinquente, profittatore ed illusionista che volesse farsi una carriera politica per avvantaggiarsene. 
Perché il popolo, come entità collettiva, è idiota, è intrinsecamente popolaccio e lo voterà entusiasta, fregandosene delle conseguenze, anzi, felice di poter giocare con una cosa così preziosa come la democrazia, sporcandola e riducendola a cosa immonda.
Come se non bastasse, il sistema bipolare, che sembrava andar così bene per i paesi anglosassoni, una volta importato alle latitudini italiane ha ridotto la politica a puro tifo da stadio, a guelfoghibellinismo di ritorno, dove non contano le idee e i programmi dei partiti ma vincere, vincere mussolinianamente per vedere la faccia di coloro che perdono e godere. Vincere per poter gridare, sbracare e sentirsi parte di un grande fans club.

Silvio non appoggiate MONTI... NOI VOGLIAMO TE!!!! TU SEI STATO L'UNICO A NON FARCI PAGARE TASSE NONOSTANTE LA CRISI... WWWWWW SILVIOOOOOOOO!!! POPOLO SVEGLIATEVIIII!

Il suffragio universale ed il sistema elettorale su cui è basato non funziona, è un imbroglio di fondo. Perché le elezioni non le vincono la destra o la sinistra come le conosciamo, grazie ai loro militanti o simpatizzanti,  che di solito non cambiano campo tanto facilmente e votano secondo le loro idee ma l'enorme massa di bovini in transumanza della mandria del popolaccio che, secondo come spira il vento, si butta da una parte o dall'altra, diventando determinante nel risultato finale delle elezioni. Tutta gente che, lo ammette perfino se glielo chiedete: "non si interessa di politica". Però vota e determina i destini di tutti. Una cosa insopportabile.

Visto che i bovini sono bovini e non capiscono di politica, bisogna blandirli con cose semplici, facilmente masticabili e digeribili, ad effetto. "Fuori i negri dalle balle", "toglierò l'ICI", "meglio guardare le ragazze che essere gay", "non metteremo le mani nelle tasche degli italiani", "non lasceremo questo paese in mano ai comunisti". Slogan, battute, facezie, bagattelle che non significano nulla, non contengono nulla di propositivo e soprattutto non serviranno per governare perché si basano sul pregiudizio e sulla fallacia e serviranno solo agli eletti per mantenere il loro potere e poter fare i propri interessi. Alla faccia del popolaccio.

Ricordate Iddu che, in zona Cesarini durante l'ultimo confronto elettorale con Prodi, guardò dritto in camera e, con lo stesso sguardo con il quale era solito invitare le sue cortigiane a toccarsi, promise di togliere l'ICI?  Nessuno spiegò, negli anni successivi, nessuno, nemmeno i sindaci che avrebbero dovuto conoscere bene la questione, che l'ICI non doveva essere tolta perché serviva a pagare tanti servizi comunali di primaria importanza. 
Ma si sa che l'italiano è un popolo che pretenderebbe tutto gratis senza pagare nulla. E' un popolo di Pinocchi che trova sempre qualche Gatto o Volpe che gli racconta che gli zecchini crescono sugli alberi. Basta innaffiarli. E' gente che se rischia di infilare ogni giorno un piede - facendosi caviglia, perone e placca tibiale - in un buco nell'asfalto che il suo Comune non ha i soldi per riparare, deve ringraziare il manipolatore con lo sguardo da camera da letto e i bovini che gli hanno creduto, invece di maledire i comunisti.


Il sistema bipolare, che fa si che una volta possa vincere l'uno o l'altro a seconda delle sindromi premestruali dell'elettorato, rende la politica schiava di quest'ultimo, la costringe a blandirlo continuamente con moine e contentini, evitando accuratamente di risolvere i problemi, compresi e soprattutto quelli che richiedono sacrifici, compito che dovrebbe essere quello della politica.
In cambio, il consenso del popolaccio permette ai governanti eletti per caso e per disgrazia, di vantare una presunta "investitura a nome del popolo" che non vale mai per quella legislatura, ma per sempre. Chi è stato eletto una volta dal popolaccio lo è per sempre e avrà sempre diritto di rivendicare questo diritto fasullo.
I partiti diventano anche schiavi degli umori dell'elettorato di bovini e racconteranno loro qualunque balla - come quella della crisi che non esiste - pur di non perdere il loro voto che, a pensarci bene, sarebbe salutare perdere.

ho sempre votato cdx, se voterete le prossime tasse del governo monti allora perderete i voti della mia famiglia(3)...ma penso che saremo in tanti....cordialmente

Dal canto suo, il bovino sviluppa un complesso di onnipotenza che lo fa illudere di poter decidere chi votare e chi mandare a casa con un semplice movimento del pollice, su o giù. Una sensazione inebriante, non c'è che dire.

SIMPATIZZANTI MA NON SPOSATI, VALUTEREMO CHI TRA DX E SX, CHI E' D'ACCORDO CON MONTI, Sù ICI, PENSIONI, IVA, PATRIMONIALE (SOLO X GRANDI CAPITALI) E VALUTEREMO X CHI VOTARE, GLI ALTRI A CASA.

E guai a rimuovere l'inadeguato se è stato eletto dal popolo, ovvero per sempre, a causa della sua manifesta incapacità a governare. Il bovino se ne ha per male, ne fa una questione di principio.

Basta coi dictat del colle, la questione degli immigrati sarà risolta solo da un governo eletto dal POPOLO e non dai Comunisti !!! Giuseppina

Monti non faccia leggi politiche (tipo Cittadinanza) faccia bene e presto ciò per cui è stato chiamato e poi lasci ai cittadini l'unico diritto che hanno: il voto. ivonne

Questo sistema elettorale, incistando il confronto politico nel dualismo combattivo, impedisce anche qualunque superamento degli schemi ideologici tradizionali.  Che senso avrebbe parlare al giorno d'oggi di destra e sinistra? Eppure siamo costretti ancora a farlo, perché il popolaccio è ancora sensibile alla favoletta del "pericolo comunista". A nessuno di questi bovini viene in mente di mettere in funzione un paio di neuroni in più e constatare che gli unici due rimasti a parlare di comunisti sono Totò Riina e B. Guarda caso.

Per colpa del suffragio universale e di una politica asservita al sistema dell' Illudi & Vinci abbiamo subito per diciassette anni l'imposizione di un cialtrone (s)pregiudicato spacciato per grande statista, votato da uno degli elettorati più ignoranti di tutti i tempi. Un bugiardo patentato che ha sempre accusato gli altri di mentire, con il popolaccio che gli gridava bravo qualunque infamia commettesse e che ha lasciato infine un paese sul lastrico, mentre lui, premier a tempo perso, sperperava quel che resta della sua miserabile vita in bagordi e puttane. Un elettorato che credeva a tutto, bastava raccontarglielo.

Con avanzo primario e basso deficit, oggi abbiamo il bilancio migliore d'Europa. Pareggio di bilancio nel 2013 per la prima volta dopo 130 anni. GRAZIE SILVIO !

Un elettorato che però, oltre ad essere bovino è anche pronto a gesti che non ti aspetteresti:

Se torna l'ICI voto Grillo. Punto.

Disclaimer: nessun bovino è stato maltrattato per questo post.
(Le citazioni papiminkia in corsivo sono tratte dal meglio di "Spazio Azzurro", vero e proprio Malleus Papiminkiarum del berlusconismo militante).



Update 2014. Quando la piddinaggine è dura a morire. Cosa si prova a rileggere questo pezzo e  a rendersi conto che i tanto bistrattati papiminkia non avevano poi tutti i torti e che l'elettorato piddino avrebbe, tre anni più tardi, superato ogni decenza bovina? Eh, si prova un certo imbarazzo, devo ammetterlo.

domenica 27 novembre 2011

Merkozopolis


Ovvero: tecniche avanzate di terrorismo psicologico.

Merkozy, il mostro con la testa di Sarkozy e il culone della Merkel sembra diventare, giorno dopo giorno, una specie di Moloch che dovrebbe inghiottirci tutti dopo averci spremuti come limoni di Sorrento. Siamo tutti terrorizzati dal messaggio subliminale che ci arriva leggendo i giornali e guardando la TV: "Ve-drai co-sa ti ca-pi-ta tra bre-ve", pronunciato con la voce metallica di Robby Monti.
Secondo me, il dire e non dire è una tattica ben precisa di comunicazione. Non svelano in che cosa consistono le famigerate riforme ma usano la tecnica del teaser, il suggerire qualcosa senza farlo vedere. Creano l'aspettativa, l'attesa di qualcosa, in questo caso, di terribile. Come la prospettiva di poter trovare nell'uovo di Pasqua, invece del portachiavi di Hello Kitty, la testa della nonna.

"La Merkel ha visto le misure italiane e le ha definite impressionanti". Allarmato dal teaser uno pensa: "E che saranno mai queste RIFORME, queste MISURE?"

Sacrifici umani di pargoli prelevati nottetempo da infermiere incappucciate di nero nei reparti di neonatologia al fine di ricavare, dalle loro tenere cicce, deliziosi manicaretti per i pranzi del Bilderberg?
Prelievo forzoso di sangue fresco da vergini intonse (trovarne!) per i bagni di bellezza delle mogli dei banchieri della BCE?
Rapimento di giovani spose incinte  per ottenere, dai loro feti prelevati durante terribili esperimenti medici in vivisezione, preziose cellule staminali per le creme antirughe delle signore della Trilateral?
(Siete già con l'adrenalina a mille, n'est pas?)


Tranquilli, è un teaser. Come quello che faceva apparire la misteriosa scritta P2 sui nostri televisori, facendoci immaginare chissà quali trame massoniche in atto ed invece era solo il modello 2 della cazzo di Playstation.
Quando ci sveleranno l'arcano e ci presenteranno finalmente il prodotto, ovvero ciò che vogliono da noi, scopriremo che non sarà nulla di ciò che avevamo immaginato. Niente di malsano. Qualunque cosa ci toccherà ci parrà meno grave di ciò che avevano partorito i nostri cervellini malati in preda all'angoscia. Fidatevi.
Saranno solo tasse, le solite vecchie tasse, che un S.O.B. ci aveva illuso per diciassette anni di non dover più pagare perché eravamo più belli degli altri stronzi che abitano la Galassia. ICI, IMU, TARSU, IRPEF. La solita robetta da Agenzia delle Entrate. Niente chirurgia sperimentale. Niente di peggio di Equitalia.
E allora diremo: "Beh? Tutto qui? E io chissà cosa credevo...!" e tireremo un bel respiro di sollievo.
Capito che infami?

Update 2013. Quando si dice la ricaduta. O, come diceva il mio psicanalista: "Sono tutte resistenze." Benedetta ragazza...

Update 2019. Questi post, pur per me  dolorosi come un attacco di emorroidi, servono a dimostrare che guarire si può, che il piddinoma maligno può essere sconfitto.  E che, come diceva Céline, basta solo che alle teste di cazzo capitino delle cose terribili per far aprire loro gli occhi.

venerdì 25 novembre 2011

Misure impressionanti


Angela Merkel ha visto le misure di Monti e le ha definite "impressionanti". Le misure anticrisi, ovviamente. Non c'è verso però di farle capire che gli eurobond potrebbero (forse) frenare la speculazione contro l'euro ed essere un buon viatico contro la crisi dei PIIGS. Sarko ci sta facendo una passione, per convincerla, ma niente. Né lui né le misure impressionanti di Monti la smuovono. 
Riottosa, la cancelliera. Nessuna meraviglia. Una che maneggia un appetitoso hot dog in quel modo schifiltoso, con tre dita, medio, indice e pollice, neanche fosse un reperto anatomico di CSI, è tutta un programma. Cià, toccherà dirigere il raggio della Morte Nera degli speculatori verso Berlino. Cheppalle!




Update 2013. Si, toccherà proprio. Vedi che in fondo ci potevi arrivare anche tu?

giovedì 24 novembre 2011

Fassino Fassina


L'ala Liberal del PD si è scagliata contro il responsabile economico del partito Stefano Fassina, colpevole di aver detto parecchie cose di sinistra riguardo alle pretese dell'Europa in campo di riforme, e ne chiede addirittura le dimissioni, nella forma del modaiolo passo indietro.
La giustificazione che adducono questi Liberal per la loro sbroccata un tantinello Illiberal è che le critiche di Fassina "appaiono in netta dissonanza rispetto alle linee di responsabilità e di rigore assunte giustamente da Bersani". Traduzione dal centraldemocratichese: "Il segretario ha sempre ragione e la sua linea non si tocca".
E qui viene il bello, nel senso che il segretario, Bersani, dice di non capire la richiesta di dimissioni per Fassina. Leggetevi tutto l'articolo su quest'ultima emblematica vicenda piddina, che merita. 

Vedete, a me queste schermaglie, queste borsettate tra simili, queste querelle per forza, ricordano quelle tra i gemelli siamesi. Obbligati a vivere attaccati l'uno all'altro, amandosi ed odiandosi, finché uno schiatta e l'altro, per la paura di morire anche lui, gli va appresso nel giro di pochi minuti. 
Immaginate la sofferenza di un Fassino - che sta con Marchionne - attaccato per un sottile lembo di pelle a Fassina, che sta con la FIOM e non è tanto persuaso della linea economica destrorsa del partito.
Benvenuti al Freak Show.

lunedì 21 novembre 2011

Mario l'alieno


Quando ieri mattina Mario Monti, con il suo bravo loden, si è presentato in visita ad una mostra a Roma, ha fatto scalpore il fatto che abbia pagato regolarmente il biglietto d'ingresso. La settimana scorsa tutti avevano parlato della sua Dedra e dei dieci euro di benzina al self-service. Un alieno, insomma. Un alieno che ha preso forma umana e che ha scelto, vista la location prescelta per la sua missione, il nome italiano per eccellenza: Mario.
Monti è talmente alieno che a me ricorda Klaatu, il messaggero inviato da un impero stellare ad ammonire ed istruire i terrestri alla pace universale, protagonista di uno stracult di fantascienza.
Un essere buono e gentile; pacato e, si, Crozza, anche un po' robotico, che però, se i terrestri non obbediranno al gentile ma fermo richiamo dell'Impero, sarà costretto ad utilizzare contro di loro un'arma terribile e innominabile, custodita all'interno del suo fido polmone d'acciaio Gorth.  

Quando Klaatu, nel film, interagisce con i terrestri, provoca in loro diffidenza e sospetto, non solo perché siamo negli ultraparanoici anni cinquanta americani ma per via della sua aria di sorniona consapevolezza di possedere una conoscenza superiore. Il che lo porta a sembrare colui che ha superato tutte le debolezze umane, compreso il gusto di essere incazzato personalmente.
Anche Mario Monti è un personaggio che, secondo i neoparanoici italiani, siccome non è un pagliaccio come il suo predecessore e non agguanta la chiappa alle signore ai G8, deve nascondere senz'altro qualcosa, che non può che essere qualcosa di losco.

Mario strumento di Goldman Sachs, agente del Bilderberg, longa manus della Trilateral. Mario troppo perfetto per essere vero. Mario che potrebbe anche, sotto la bella faccia da professore, nascondere la pelle a squame e l'occhio di serpente.
Mi sono fatta un'idea, e cioè che questa storia della Trilateral, di Goldman Sachs e Bilderberg, sia nient'altro che una bella campagna virale data sapientemente in pasto ai giovani e meno giovani boccaloni  - nessuno me ne voglia - che popolano la rete, per dimostrare ancora una volta, tra l'altro, come la Rete sia il luogo delle fanfaluche. Non a caso B. pensa di sfondare in Rete per la prossima campagna elettorale.
Riflettete, non è sospetta una moltitudine che ripete, come un sol uomo, gli stessi concetti con le medesime parole, dall'estrema sinistra fino a Forza Nuova, dai giornalisti incompresi a quelli fino troppo coesi al sistema? Una campagna che, pochi se ne stanno rendendo conto, porta acqua sorgiva fresca al mulino berlusconiano-leghista. Che ci distrae dalle responsabilità di chi ha governato fino ad oggi e dalle sue connivenze affaristiche e politiche - quelle si notoriamente losche - proponendoci un bell'intrigo alla Dan Brown e un nuovo cattivo sul quale concentrare la nostra attenzione.

Il meccanismo di questa psyop è semplice: creo il canovaccio della cospirazione, come hanno fatto qui sotto i creativi di combocut film con il loro video-parodia simil-Voyager zeppo di sincronicità paranoiche e di fallacie (che però sembra maledettamente "vero") e lo sbatto in rete, a fare da seme. Nel terreno fertile il seme germoglia e presto il concetto verrà riverberato ovunque, senza essere sottoposto a critica o verifica, e diventerà VERITA' rivelata. Il fatto che Mario Monti abbia fatto VERAMENTE l'advisor di Goldman Sachs - il che non vuol dire che di conseguenza egli ne sia il bieco strumento - non farà altro che amplificare la sensazione di trovarsi di fronte all'uomo della Grande Cospirazione. 
Intanto che la gente si convince che il Potere Oscuro sta usando Mario Monti per farci diventare tutti dei baccelloni senza volontà,  chi di dovere dà una bella mazzata alla credibilità della Rete e copre la cacca del vecchio regime con la sabbia della paura del nuovo. Mi sbaglio?



Update novembre 2013. Si, cara me stessa, ti sbagliavi. Càpita.
Update febbraio 2019. Dio, le legnate che mi darei...

domenica 20 novembre 2011

Ego ipertrofico


Ovvero, una settimana senza Silvio.

Il ministro più alto che modesto, quello che non faceva rima con fatto ma con ..., vogliamo ricordarlo così:

“Sono professore come Monti, amo questo Paese e sono una persona seria. Il premier è uomo capacissimo e di prestigio e sarà al di sopra delle parti. Ma voglio che dica bravo Brunetta, brava Gelmini, viva la legge di stabilità. Il governo Berlusconi è stato uno dei migliori della storia e io da Monti mi aspetto un’operazione verità.” (Renato Brunetta, EX ministro, novembre 2011.)

Scenda l'oblìo.

venerdì 18 novembre 2011

R per realismo


A vent'anni si scende in piazza per protestare contro i banchieri cattivi, forti di quell'entusiasmo che ti illude di poter cambiare il mondo solo cacciando un urlo un po' più forte.

A cinquanta invece ci si domanda se, per evitare di ritrovarsi con i risparmi di una vita tramutati in carta straccia, con la prospettiva di dover rinunciare ad una vecchiaia serena e magari dover ricorrere in extremis alla cartuccia da cinghiale per porre fine alle proprie sofferenze, non sia il caso di lasciar fare ai banchieri. Che anche loro, in fondo, se perdono i clienti rimangono fregati.

E' incredibile la lucidità ed il senso di realismo che si ottengono invecchiando. E le cantonate che si prendono.

Update novembre 2013.  Infatti, cara me stessa, la cantonata l'avevi proprio presa. Ti mancava ancora qualche lampadina da accendere.

giovedì 17 novembre 2011

Attenti al paese di Sorcaverde e Bisciondoro

Con Matteo e Giorgio in versione slash, come Harry e Draco nei manga yaoi.
Quanti processi ha in corso Mario Monti? Nessuno. Quanto tempo si perderà in Parlamento, mentre la paziente Italia si aggrava, per cercare di far evitare al Premier i processi e la galera? Nemmeno un minuto. Questo è già un motivo per rallegrarsi del cambio di governo, anche se i troppo depressi italiani, dolenti per la dipartita del nanerottolo bunga bunga, non riescono a consolarsene in alcun modo.

§ Intermezzo §  - I commenti dei lettori de "il Giornale" al nuovo governo Monti:
"OSCENO mettere un banchiere ministro dello sviluppo!!! Conflitto di interessi mostruoso! Silvio guarda cosa fanno questi!!!! Ritorna tu a governarci con braccio mite e giusto! Tu sei l'eletto del popolo non questa gente di bassa lega e moralità discutibile! Silvio! Silvio! Silvio! Silvio! Silvio! Silvio!"

Tra lauree, attestati, master, onorificenze, medaglie, coccarde e premi, dieci piani di curricula e dottorati, il nuovo esecutivo sembra la società dei capoccioni, il governo dei Secchioni. Senza Pupe, ovviamente.
Nel governo Monti, il più borghese degli ultimi 150 anni ed anche il meno italiano, non potevano che esserci manager, banchieri, professoroni coi controcazzi accademici, avvocati femmina, perfino un ammiraglio. Che, per questo Titanic in procinto di affondare, è una scelta quasi scontata ed un poco ironica. Non capisco lo sconcerto per "l'ammiraglio della NATO!" al governo. Noi siamo nella NATO, volenti o nolenti. I padani non so. Si trovi un DeGaulle in grado di farcene uscire, magari.

§ Intermezzo §  - I commenti dei lettori de "il Giornale" al nuovo governo Monti:
"E cominciata la stagione dei ricchioni dei deputati trans, dei viados delle lesbiche e dei salami e mortadelle varie.BUON APPETITO".

Si piagnucolava nei giorni scorsi che non vi sarebbero stati rappresentati né i ggiovani né le donne. Le donne ci sono, solo tre ma in ministeri importanti come Interni, Giustizia e Welfare. Sembrano belle toste, con carriere da estiqazzi, un piglio da valkiria "Hojotoho, Hojotoho, Heiaha!" e un look finto dimesso da tempi di crisi perfetto per le circostanze. 
Non sono certo le bamboline che fanno si, si, si, del B.  Quelle si mettevano bocconi ad uno schioccar di frusta del boss. Queste Bocconiane al titanio con la mutanda contenitiva in latex invece, secondo me, menano pure di brutto e dalla parte del manico.  
Il ministro più giovane ha 56 anni ma l'Italia, non dimentichiamolo, è il paese del vecchio che dice al giovane: "Per ora non aver fretta, avrai tempo di farti le tue esperienze". In fondo prevalgono i cinquanta-sessantenni, accontentiamoci.

§ Intermezzo §  - I commenti dei lettori de "il Giornale" al nuovo governo Monti:
"Non ce n'è uno/a bello...non può essere un governo vincente!" 

Poi, è chiaro ed è inutile illudersi. (re minore) Questo governo di pezzi da novanta della Classe Dirigente Ultraborghese Nordista Milionaria non  farà diventare improvvisamente tutti i ricchi come quello del Vangelo, disposto a togliersi il mantello e il pane di bocca per darli ai poveri. I ricchi non diventano di botto meno egoisti, se c'è la crisi. Non cessano di vedere il mondo diviso in classi superiori ed inferiori. Temo che quello che ci concederanno sarà percepito da loro, sotto sotto, come beneficenza, come gli atti di volontariato della sciura Elsa. E che, ragionando con il loro portafoglio e il gulliver della zia ricca, riterranno che, mentre loro guadagnano milioni, noi dovremo accontentarci del nostro migliaio scarso al mese, che per noi è già tanto e deve bastarci. Spero di sbagliarmi e che invece si siano accorti, con un semplice calcolo dell'entità delle forze in campo, che i poveri sono milioni di milioni e che, se aumenta la gravità della crisi ed il loro numero, occorrerà tenerseli buoni o costruire fortezze inespugnabili dove rifugiarsi mentre noi ci pappiamo tutto.


Altro punto critico, che spicca non solo per l'altezza del personaggio.  Passera è un po' come quei pastiglioni di antibiotico ruvidissimi che ti si piazzano di traverso in gola e cerchi di mandar giù disperatamente senza strozzartici. Solo il fatto che abbia avuto a che fare con Poste Italiane e Infostrada mi innervosisce.
Poi ho capito (fa maggiore) che era una terapia necessaria e che era servito per convincere B. a lasciare. Devono avergli detto: "Non ti preoccupare, Silvio, nel prossimo governo ci sarà passera". Questi banchieri!
A proposito, a parte che il nuovo ministro designato è un altro Profumo, non il banchiere, ci ho azzeccato a definire "Profumo di Passera" il post berlusconismo.  (Volevo intitolare questo post "Profumo d'Intesa" ma poi  ho pensato che sarebbe assomigliato troppo ad un fondo di Sallusti ed ho rinunciato.)

Al di là delle battute, figlioli, eravamo decaduti ad un livello da dove non si poteva che uscire in questo modo. Abbiamo subìto lo sconcio di un tizio che in diciassette anni ha fatto di buono solo due cose: la legge contro il fumo e la patente a punti. Per il resto una quarantina di leggi ad personam e un'opera di sistematica distruzione dello Stato, della Giustizia e della credibilità del paese. Un tizio che, mancatagli la maggioranza in Parlamento e quindi non avendo più i numeri per governare, con il gradimento degli elettori in picchiata, gli sghignazzi dei partner europei e l'algida indifferenza imperiale nei suoi confronti, invece di dimettersi subito si è barricato a palazzo Chigi prendendo in ostaggio un paese intero. Se n'è andato solo quando i suoi managerz e i figli imbufaliti dalla prospettiva di perdere un euro di eredità, gli hanno detto a male parole che stava mandando a rotoli le sue fottute aziende. Password: Dané. Io gli avrei mandato i Navy Seals, quindi gli è andata fin troppo grassa.
Gli italiani che scoprono in articulo mortis di non poterne fare a meno, i kazzengeristi che vedono dietro Monti il lato oscuro della Forza (come se finora fossimo stati un popolo sovrano e non governato per cinquant'anni dalla CIA, dalle logge deviate e dalla Mafia) e quelli che sbraitano di elezioni con il rischio di farlo ritornare più gonfio e maiale di prima, mi dimostrano una cosa sola: che non si è ancora capito con che cosa abbiamo a che fare (* link vivamente consigliato). Che il calcio che doveva svegliarci dal mondo dei sogni non è stato abbastanza forte.
Auguriamoci che questo governo faccia il suo sporco lavoro contro il mostro del Default avendo pietà di noi, destreggiandosi tra le furbizie dei Sorcaverde e dei Bisciondoro, pronti ad altre magie per tornare gattopardescamente alla paralisi precedente.

Ma ora non facciamoci prendere dalle tristezze, vi avevo promesso delle dosi di buon umore e speranza per il futuro. (re maggiore)
Nel nuovo governo non ci sono più quello della SempliFICAzione di Calderoli, quello inutile ed inutilizzato della Gioventù - B. era distratto da altri meloni - e quello di Brunetta.
Ripeto e ripetete con me: non ci sono più Calderoli, Brunetta ma neanche Gelmini, Prestigiacomo, Maroni, Bondi, Angelino, la Santanché, La Russa, Tremonti, SACCONI (!!!). Per non dimenticare.
Non vi sentite già meglio? Come un bel massaggio con il Vicks Vaporub. Pensate anche a chi ha scritto questo:

§ Intermezzo §  - I commenti dei lettori de "il Giornale" al nuovo governo Monti:

"mi raccomando la Bindi, quella bionda mezza americana che andava farsi ...... in sud africa da Briatore, l'ex direttrice dell'unita', la lesbica sposatisi in germania, la trans comunista che a montecitiorio gli o le hanno dovuto fare un cesso su misura, la FINOCCHIARO dal quale cognome si deduce di quante lesbiche e ricchioni ci sono da quella parte. I GUSTI, ognuno ha i suoi, ma con tutto rispetto per lei viva la gnocca e se ' bellla tanto meglio. Scordavo un'altra deputata della sx abbastanza anzianotta.. spessio in fv. che quando interviene sembra di ascoltare una gallina alla quale stiano tirando il collo.DETTO E FATTO!!!!!!"

Pensate che costui potrebbe di nuovo decidere del vostro futuro. Il gomblottismo vi Passerà del tutto.

Update novembre 2013. La poveretta, nonostante l'intuizione del re minore, ancora ci credeva. Ah, beata ignoranza!

Update febbraio 2019 . La ex CRETINA dovrà soffrire rileggendosi in questo post.

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