giovedì 30 ottobre 2014

Piddinicidio


Siamo di nuovo alle botte, alle botte in testa (alla testa, Ramon) come a Napoli e a Genova. A Napoli 2001 c'era uno di loro, Bianco, ma dopo si sono fatti furbi. Agli interni mettono quello di centrodestra, così quando menano gli operai possono darne la colpa ai fascisti. 
Operai minacciati di licenziamento ("tanto ti sistemi da un amico") picchiati in Piazza Indipendenza - guarda l'involontaria simbologia - per difendere l'Ambasciata tedesca e la Thyssen-Krupp (quella del rogo e punita, secondo alcuni, da una giustizia italiana troppo severa). 
Non si può nemmeno dare la colpa agli ammeregani, stavolta, perché non c'era alcun G8 e parata imperiale di mezzo. Un fatto interno, internissimo, cosa loro. E se c'è una cosa di cui non si può accusare questo governo è di non far capire chiaramente cosa vuole fare e dove vuole arrivare.
Nonostante ciò, ancora una volta, nessuno si meraviglierà del fatto che non esista più il servizio d'ordine del partitone che una volta proteggeva i propri manifestanti da provocatori interni ed esterni e governi reazionari.
Ci sarà chi, tornando a casa con la testa sanguinante e sentendosi chiedere: "Cos'è successo, t'ha menato il tuo governo di sinistra??!" risponderà: "Niente, niente, ho sbattuto contro la porta".
Siamo al piddinicidio e bisognerà vedere se le vittime avranno la capacità di opporsi alla violenza con la quale verranno imposte le riforme.

Bella incazzatura tonica, Landini, mi è piaciuto ma, mi faccia capire, siamo ancora alla scapoli vs. ammogliati degli operai onesti contro il resto del mondo disonesto? Lo sa che siamo tutti coinvolti? Menano pure i ragazzi di CasaPound perché difendono la sovranità nazionale contro quella stessa Eurodittatura che non vuole noie nei suoi locali e che vuole licenziarvi; tanto che cce vo', vi sistemate a casa di un amico. Non l'avete sentito quello con gli occhi fuori dalla testa come DiCaprio in "The Wolf of Wall Street?" che detta la linea economica, anzi, finanziaria, a Renzi?
Avete mai belato per le botte a CP? No, perché sono fascisti e perché l'Europa ci protegge dagli ammeregani. Ora menano voi e belate come agnelli a Pasqua. 
Dovevate impiegare meglio quei due euro delle primarie fasulle. Ha ragione la Pina, sa, perché provate a negare che non fate i torpedoni degli iscritti da portare alle manifestazioni a Roma (e ora dovrete includere nel pacchetto, oltre al cestino da viaggio, anche il trauma cranico) ma purtroppo ha ragione anche sulle elezioni interne. Sa a cosa fanno pensare le primarie? Al Festival di Sanremo, dove si sa già con un mese d'anticipo chi lo vincerà. E mica hanno bisogno di minacciarvi per farvi votare quello che vogliono loro. Basta farvi capire che quella è la linea del partito. Imparerete mai la lezione? 

Sapete cosa sta facendo la vostra dirigenza oggi, all'indomani delle botte? Renzi chiede chiarimenti ad Alfano (il fascio agli Interni) e SEL chiede la sfiducia per Alfano. Povero Angelino, che vogliano fargli fare la fine di Fini?

Non lo capite ancora? Quante mazzate sul coppino vi serviranno ancora?
Eravate pure andati tutti in coro alla Leopolda... GOT IT????

Poco fa, sulla mia pagina Facebook, Patrizio (che ringrazio) ha lasciato questo commento:
"Franco parlo per conoscenza delle persone che lavorano all'Ast di terni, che supportano il PD da sempre (se non sei iscritto al PD, non ci entri a lavorare) dell'umbria, e della citta' di terni. Conoscevo personalmente anche i 4 operai(che fra l'altro erano anche nel comitato umbri per renzi), la mattina avevano anche fatto lo striscione:'renzi siamo tutti con te, sappiamo che ci salverai'... li conosco bene, l'umbro medio e in particolare il ternano medio sono stupidi e votano PD perche' una volta si chiamava PC. Se c'e' una regione che avrebbe la scelta facile alle politiche quella e' l'umbria, gli umbri potrebbero votare solo due gruppi o 5s o lega, 5s perche' non esiste regione piu' martoriata dal pd e dalla falsa opposizione berlusconiana che l'umbria, lega perche' con la residenza come requisito per i concorsi pubblici, tutti gli umbri lavorerebbero. Invece chi ti votano? il pd e i berlusconiani per l'80 per cento, oltre tutto molto spesso questi operai dell'acciaieria sono anche quelli che durante le manifestazioni del pd minacciano i commercianti che se non chiudono li riempono di botte. Sono ternano, ho avuto nonno e papa' che hanno lavorato per l'acciaieria, e conosco i 4 operai personalmente, oltre a un mucchio di persone che ci lavorano nell'acciaieria , e da ternano e umbro vi dico una e una sola cosa: per me di botte ne meritavano il triplo perche' e' gente che oggi prende le botte e domani ti va a menare perche' hai parlato male del governo del PD. Gli hanno fatto la testa rossa? be' tanto ce l'hanno vuota, e nel 2015 voteranno tutti in massa per il PD alle regionali. Gia' alle comunali il PD ha preso il 60 per cento, e hanno votato PD nonostante non sapessero nemmeno chi fosse il candidato sindaco."
Eppure qualcuno che ha quasi capito c'è 

C'è speranza? O la Leopolda è una birreria?

Vi lascio con un quiz storico. Chi indovina vince un manganellino d'oro. Chi ha pronunciato questa frase? Poi provate a sostituire misure con riforme e, volendo, distruggere con rottamare. 

"Le misure da me intraprese non verranno certo ostacolate da scrupoli giuridici di qualsiasi tipo. La mie misure non verranno ostacolate da nessun intervento burocratico. Io mi trovo qui a dover esercitare la mia giustizia, io qui devo solo distruggere e togliere di mezzo, e basta!" 


P.S. Intanto proseguono gli acid test della stampa italiana.



mercoledì 29 ottobre 2014

Lo squirting profondamente anelastico


L'ha fatta ancora
Questa tipa è già oltre il limite immaginato da Pasolini. Alla mensa di Salò con la merda ci si abboffa perché la trova pure buona, soprattutto quella autoprodotta. Il guaio è che si stupisce che a noi borghesi, per altro di merda, la merda ancora non piaccia ingollarla. 

Ha ragione Fusaro, il problema non è la pornofilosofa, o chi per essa (perché non si sa mai quanti negri* ci possano essere dietro a certe signorine grandi firme, soprattutto quando utilizzano la metafora dell'eiaculazione). Il problema è Micromegaloman, ovvero questi giornaletti delle guardie rotte che coniugano la violenza del passato con l'attuale puttanaggine della sinistra busona.
Come scrive Fusaro

"Se proponi a “Micromega” un testo dal titolo, ad esempio, “Difesa della sovranità nazionale”, puoi stare sicuro che non lo pubblicheranno; idem se ne proponi uno intitolato “Uscire dall’euro e dall’Unione Europea”. Se invece ne proponi uno in cui minacci di venire in faccia a una persona, ti stendono il tappeto rosso. Vi è di che meditare."



* nel senso di chi scrive per conto terzi ma in questo caso ci sta anche il doppio senso



domenica 26 ottobre 2014

Morti di Leopolda vs. morti di art.18


Ovviamente è un fake, per ora. Non è però meravigliosamente plausibile? Qualcuno ci è cascato. Il formato tabloid, il target da salone di parrucchiere e la copertina dedicata alle inquantodonne: l'avvocata del diavolo e tutto il resto del peggio femminino piddino, con Civati a far da cicisbeo? 
In fondo è la tendenza attuale della politica, di qualunque colore e quindi di nessun colore. La politica grigio topo. O topa, meglio ancora. Mandare in prima fila le groupies e i cicisbei a fare le pazze in televisione a colpi di "maguardiiopènso" (Dio, la Bonafé!)  E quando la nave affonda i topi cominciano a preoccuparsi. Fassina parla di "superamento" dell'euro e l'altra parrucca incipriata dissidente, Cuperlo, addirittura di ipotesi uscita.
Le tope invece, soprattutto la zoccola dura del nefasto piddinismo emiliano-romagnolo, le compagne di merende del mostricciattolo di Firenze, non lo pènsano ancora, per il momento. Andare contro un'Europa comandata da una donna ed essere ancora sotto l'effetto della doppia ebbrezza del potere finalmente ottenuto, inquantodonne e inquantocompagne, deve sembrare loro ancora atto troppo estremo e per giunta maschilista.

Tornando all'Unità ed alla sua possibile deriva terminale nel gossip, in fondo Gramsci sarebbe perversamente contento di vedere i suoi pronipotini contendersi il coiffeur all'edicola con altre riviste underground e psichedeliche come Visto, Miracoli e Il Mio Papa, piuttosto che continuare a difendere i nazisti golpisti nell'ex Unione Sovietica. Ricordo che Cronaca Vera, invece, che mi onoro di avere tra i followers su Twitter, è rivista di ben altro spessore ed impegno politico, economicamente assai più preparata di Fassina e meno opportunista di Zingales.

Parlando invece di televisione, il canale più hard del mainstream piddino, ovvero la televisione dell'editore Cairo, il Franco Maria Ricci dell'estetica renziana, è impegnato in questo fine settimana nella copertura della Woodstock di regime, il grande rave party della Leopolda, dove le groupies si scatenano con roba pesante. Il supplente della Gruber, Floris, respirando anch'egli il profumo dell'Ubalda, era quasi in trance, sembrava all'UFO Club di Londra nel 1967. Chi visita YouDem in questi giorni ottiene gli stessi effetti di YouPorn. Del resto non vanno di moda le pornofilosofe? (Si, Diego ha risposto ma fin troppo signorilmente. Jarno infatti ha commentato: "ma un mò va fèr dal pugnetti non bastava?" Non ve la traduco nemmeno.)

Nel clima di euforia per i successi del PNsF (Partito Nazionale sFascista), non c'è da dare troppa importanza alle manifestazioni della CGIL e degli altri poracci del sindacato che vanno in giro a ripetere ossessivamente "articolo 18,18,18,18,18...), tipo il vecchio trattore pumpum della FIOM o l'omaccio in maglietta che chiede la patrimoniale, per non parlare di Cofferatu che ricordiamo bene nel suo autodafé proeurista.


Trattasi di deliri di poveri psicopatici che prima hanno avallato tutte le peggiori porcate contro il mondo del lavoro degli ultimi vent'anni, si sono innamorati del progetto euronazista, hanno ridacchiato al tavolo della Troika, eletto Renzi alle primarie e poi, come Norman Bates, ora urlano "Mamma!! Mamma, cos'hai fatto??!"
L'unica scissione che io vedo nel PD è quella schizofrenica.



Io non greto, direbbe il Razzi di Crozza, trattarsi però di follia collettiva e difatti, per quanto riguarda la dirigenza diquelpartitolà si può solo parlare di collaborazionismo idiota o consapevolmente criminale.
Per la base e i simpatizzanti il discorso è più complesso, ci torno su in un altro post. E' l'atteggiamento di questi ultimi che rende folle l'insieme, e rende l'immagine di un partito orgogliosamente psicopatico.

Per fortuna che uno dei dati più inquietanti (per loro) relativi allo stato di salute della sinistra italiana è il calo delle iscrizioni al PD perfino in Piddinia, l'ex regione rossa ora color can piddino che fugge in onore della broda incolore di cui si diceva all'inizio.
Niente paura. Come alla fine del Terzo Reich, vengono arruolati i vecchi e i ragazzi un po' gonzi. Marco Pannella ha annunciato che vuole iscriversi al PD e Gennarino Migliore lo ha già fatto con una cerimonia assai toccante. Ferro. Scelta Civica e SEL sono già pronte alla confluenza. Un momento, ma Scelta Civica non è sinistra, si agita il piddino dentro la camicia di forza. Perchè le azzeccagarbugliesse, Davide Serra, il signor Camusso, l'iperpresenzialismo berlusconiano del bischero, con tanto di promesse e bugie, lo sono? Come nelle migliori trame di psicodrammi, odiano il padre ma alla fine ci si identificano.


Ricordate che questo è il vostro presidente del consiglio

giovedì 23 ottobre 2014

L'accalappiatreccani

Fabio Puelli, "La cena dei tre cani"
Grazie al sempre più prezioso Zugzwuang che mi ha segnalato un tweet di Claudio Borghi, ho trovato questi video di "Europe's Got Talent", il talent show per intellettuali collaborazionisti, a cura di una celebre enciclopedia, che lascio al vostro commento ed a futura memoria, quando tutto questo sarà finito.

Il casting si svolge su un curioso set & setting allucinogeno come quelli di Timothy Leary, viste le assurdità proferite dagli aspiranti in evidente stato alterato di coscienza e distacco dalla realtà. C'è una pila di volumi accatastati alla bell'e meglio alle spalle del candidato che fa pensare (ipotesi ottimistica) ad un trasloco imminente e (ipotesi pessimistica) ad una pira nazista di libri pronta a prender fuoco. In primo piano c'è una statuetta dell'euro, quasi la deificazione di uno dei loghi più brutti e nefasti dai tempi della mascotte di Italia 90, e l'immancabile cencio orostellato, il Palio delle Contrade Periferiche Morte, steso ad asciugare con le mollette. In sottofondo, un'agghiacciante colonna sonora di Ennio Morricone, che io da piccola avrei definito "musica pericolosa", e che mi pare oltretutto copiata da John Williams.
E poi loro, gli intellettuali, le figurine che parlano dell'Europa e soprattutto dell'Euro per questo progetto editoriale di fantadivulgazione che si intitola "La sfida europea" (o piuttosto sfiga?)
Una carrellata di scemenze e menzogne colossali, scarafaggi che enunciano metafore su calabroni e libelluleun'accozzaglia di luoghi comuni e slogan propagandistici venduti come opinioni illustri di esperti, che Claudio Borghi ha definito giustamente ignobili.
Una sequela di affermazioni assolutamente dogmatiche, come DALL'EURO NON SI ESCE, INDIETRO NON SI TORNA, PIU' EUROPA, L'EURO HA GARANTITO LA STABILITA' DEI PREZZI,  che di fatto si configurano come apologia dei reati contro l'umanità che l'euro ha perpetrato in Grecia (ma loro non credo se ne rendano conto).
Tutti i simpatici pupazzi parlanti di questa pantomima infame non nominano mai la Germania, il suo vantaggio indebito sugli altri paesi, le sue velleità da Quarto Reich, spalleggiata da nazioni del Nord Europa con la vocazione della mosca cocchiera e ben rappresentate dal bamboccio finlandese che oggi bacchetta l'Italia in palese conflitto di interessi, visto che il suo paese è tra quelli che beneficia dalle nostre disgrazie.
Tra parentesi, sapevate che quel Wolfgang Schauble che ora è nel governo della Merkel tra i più feroci fautori dell'austerità per gli altri paesi, ovvero per i concorrenti nel libero mercato, è stato uno degli esecutori materiali della feroce riunificazione tedesca a colpi di terapia dello shock economico? Uno che è stato capace di affamare il suo stesso popolo, quello che viveva nella Germania Est, figuriamoci  se ha scrupoli nei confronti di greci, portoghesi e italiani e potrebbe intenerirsi perché qualche bischero dalla lingua lunga crede di gabbarlo barando sul peso.

Tornando a questi provini per decidere chi un giorno avrà preso la cantonata più epocale della sua carriera, ne segnalo otto: quelli di Fabrizio Galimberti, Fabio PammolliIgnazio ViscoMario Monti Giuseppe De Rita, con menzione speciale e video in risalto per Umberto Eco, Lorenzo Bini Smaghi e l'ineffabile Romano Prodi.  
Ecce Homunculi. Scegliete voi il vincitore, il più europeo, il più zelante adoratore del supermarco.

Ecco Eco, definito da un esilarante refuso nei titoli "semilogo", invece che semiologo. Un logo venuto male?


Il suo è pistolotto d'autore con retorica della cultura tedesca mentre il poro Marcel Proust viene usato come scudo umano. La varietà delle lingue, l'Erasmus che ha una funzione "sessuale" perché favorisce matrimoni misti. Erasmus o Orgasmus, o forse solo povere fantasie di vecchi sulle studentesse straniere? Il nome del bocciolo di rosa. Rosebud.

L'ineffabile, dicevamo. Il solito orrendo piddino emiliano, rappresentante di ciò che si viene delineando come prova di un'invasione aliena, con i baccelloni che hanno posseduto l'intera dirigenza post comunista della regione rossa ibridata con il doncamillismo per conquistare non solo l'Italia ma il pianeta. Gente la cui ignoranza colpevole, incapacità e ottusità ideologica passerà purtroppo alla storia sulla pelle di milioni di persone.
Sentitelo, colui che in un momento di black out mentale abbiamo considerato un leader della sinistra.


"Lo sapevamo che c'erano dei problemi, perché  UN PO' DI ECONOMIA LA SAPEVAMO TUTTI."
Un po', mica tanto, quanto basta per far danni, comunque. "Kohl che diceva: si, faremo i passi successivi per un'unione politica ma occorre tempo perché Roma non fu fatta in un giorno". 
Peccato che l'unificazione shock della Germania sia stata fatta praticamente in fretta e furia proprio da quel Kohl, trasferendo con la carta carbone le leggi della RFT alla RDT, usando come maglio un marco sopravvalutato assieme alla minaccia fasulla di default per smantellare le industrie dell'est e favorire quelle dell'ovest. Non sarò mai abbastanza grata a Vladimiro Giacché per aver scritto con "Anschluss" la storia dell'antefatto del disastro dell'eurozona, indicando nell'élite industriale tedesca e nei suoi spregiudicati volonterosi politicanti, i responsabili di quest'ennesimo disastro continentale. 
Prodi che  fa finta di non vedere il ruolo criminale della Germania nel nazionicidio del sud Europa. Che sull'euro dice INDIETRO NON SI TORNA (ma io non ci giurerei, potrebbe anche riuscire ad avere la faccia di colui che da un giorno all'altro si rimangia tutto e ci porta fuori). E conclude con l'immagine dell'Europa come laboratorio. Si, di vivisezione umana dove le cavie più ambite e a buon mercato vengono dalla Grecia. 

Infine Bini Smaug, il trombato dalla stessa Europa, colui che Berlusconi faticò non poco a svellere dalla poltrona che difendeva disperatamente nella famigerata estate del 2011 perché i tedeschi non lo volevano più alla BCE.
A lui il compito del fuoco d'artificio finale del luogocomunismo, del gioco pirotecnico della liretta, dell'Italietta, dell'Italia che da quando è arrivata la crisi non cresce (chissà perché, eh?), e infine, il botto finale:

L'AUSTERITA' CE LA SIAMO VOLUTA NOI. E, ovviamente, TORNARE ALLA LIRA E' IMPOSSIBILE, E' INUTILE.


La merda è pesante da digerire. Gradite un ripassino storico?

"Questo sentono i fascisti di fronte ai loro avversari e perciò hanno una fede inconcussa nel trionfo della loro parte e non transigono; e possono ormai con pazienza longanime attendere che le opposizioni, come hanno abbandonato il terreno legale della lotta in Parlamento, finiscano col persuadersi della necessità ineluttabile di abbandonare anche quello illegale, per riconoscere che il residuo di vita e di verità dei loro programmi è compreso nel programma fascista, ma in una forma balda, più complessa, più rispondente alla realtà storica e ai bisogni dello spirito umano.

Allora la presente crisi spirituale italiana verrà superata. Allora nel seno stesso dell’Italia fascista e fascistizzata matureranno lentamente e potranno infine venire alla luce nuove idee, nuovi programmi, nuovi partiti politici.

Gli intellettuali italiani aderenti al Fascismo convenuti a Bologna per la prima volta a congresso (29-30 marzo) hanno voluto formulare questi concetti e ne vogliono rendere testimonianza a quanti, in Italia e fuori d’Italia, desiderino rendersi conto della dottrina e dell’azione del P.N.F. »
(Il manifesto degli intellettuali fascisti, 1925)

Bon appétit.



martedì 21 ottobre 2014

E' la vanga che traccia il solco


Oggi che mi sento più o meno così è la giornata giusta per porsi la grande domanda. Ve la impiatto così, à la tartare, senza preliminari. Farà un po' male.

Gli angeli del fango sono prodotti della propaganda piddina?

Insomma quegli angioletti dei quali Google images vomita a richiesta decine e decine di immagini posate e con la giusta luce, con pala, maglietta e musetto sporchi di fango ma tutti talmente belli e fotogenici da sembrare usciti da un casting (guardare questa fotogalleria del Secolo XIX, per esempio), sono prodotti di un certo "spontaneismo", come i loro papà e mamma degli anni '60, o sono un tantinello troppo studiati e frutto di un'abile operazione di propaganda? Mica tutti, s'intende, ma buona parte, soprattutto quella che parla e appare in TV?

"Come fai ad essere così perfida? Tu che non hai alzato il culo per andare a spalare il fango della tua città?" 

Scusate, un'interferenza.

Dicevo, mica lo penso solo io, ma altri. Questo post non è così originale perché i dubbi li hanno avuti in tanti. Anche Mario Giordano se lo è chiesto con un articolo finalmente sugar-free e privo dell'insopportabile retorica di questi giorni. Per non parlare di Andrea Marcerano sul Foglio, che così apostrofa un troppo entusiasta collega capellone:

"Senta, Severgnini, i ragazzi che spalano a Genova fanno bene a spalare, bene alla comunità e bene a loro stessi, ma eviterei, in questo momento, di fare un pompino agli angeli del fango. Sottrarrebbe preziose energie. Senta, Severgnini, non sono eroi, sono ragazzi normali, fanno una cosa normale, vanno in guerra senza spingere il nonno, come in tutte le guerre. E come in tutti i soccorsi."

La solita volgarità reazionaria o c'è anche un po' più di un briciolo di verità?
Che il PD, come gioiosa macchina da propaganda di guerra potesse aver messo il cappello sugli angeli del fango, lo suggeriscono parecchi indizi e, come succede spesso, molti indizi formano una prova.

1) Innanzitutto l'adozione all'unisono del nome angeli del fango da parte dei media. Un'instantbookizzazione del concetto di piccolo salvatore della patria vangamunito. C'era il precedente storico dell'alluvione di Firenze e degli studenti che accorsero a migliaia per salvare le opere d'arte, d'accordo, ma solo i funghi spuntano tutti assieme una mattina dopo la pioggia.

2) Questa sciacallaggine antigrillina da primo colpo, quindi piddina: 

3) Questo pensiero tratto del libretto rosso del First Bischero: 

«Spalerò la burocrazia come gli angeli del fango spalano a Genova»

Uhm, che puzza di aratro che traccia il solco, ovvero di propaganda, lontano un miglio marino. Anch'essa ovviamente dichiarazione "spontanea" sulla pagina Facebook.

4) Gli angiolini jolie che, intenti com'erano a spalare fango, appena arriva Grillo con cerata da pescatore di merluzzi (Grillo che poteva anche rimanersene affanculo a Sant'Ilario, per essere chiari), posano il badile e si mettono a fare la sceneggiata  funicolare senza corrente contro il nemico. Solo il piddino reagisce così pavlovianamente alla presenza degli ortotteri. Quasi una confessione.

5) L'angioletto da talk show, accuratamente ammaestrato e che evita accuratamente di accusare la gestione piddina della Liguria della mancata prevezione della tragedia.
Ne accenna anche Travaglio, per il quale, giustamente, l'acqua del Bisagno ha fatto tracimare anche la sopportazione nei confronti di Michele "datemelisordichevefacciolativvulibbera" Santoro.
Parentesi in difesa di Travaglio: provate voi ad avere di fronte uno con la faccia un po' così e l'espressione un po' così della canzone di Paolo Conte, ovvero il gerundio di burlare, e a non uscire di sentimento. 

6) Le "Vanghe precarie della meglio gioventù" di Adriano Sofri.  Brrr, da brivido.

7) La magliette spontanee "Non c'è fango che tenga" e quelle ancor più spontanee, per migranti, "Nessuno è straniero". Ma guarda un po'.

La bellezza della gioventù, la bella maglietta, il lavoro gratuito offerto in sacrificio per Voi, il te deum del giovanilismo e un certo fastidioso farcelo pesare definendo tutti ad honorem eroi, mentre i responsabili del LET IT HAPPEN arrivano perfino a fare gli offesi se li si tenta di prendere per il colletto e sbatterli di fronte al muro delle proprie responsabilità.
Questo stomachevole leccalecchino caramellato dei media da far ciucciare agli italiani, ammantato di propaganda dal tanfo tipicamente totalitario, riflette un'insopportabile ESTETICA DELLA CATASTROFE. 
Estetica che risponde alla logica busona del buttar soldi nella maglietta fica invece di destinare ogni centesimo agli alluvionati e di non impiegare subito l'esercito e squadre della protezione civile appositamente addestrate per le operazioni di ripulitura ma gli angioletti belli discesi dal cielo in terra a miracol vangare. Angioletti si ma con la lingua biforcuta se c'è il nemico grillino in favore di telecamera. 
Un'estetica elegiaca della distruzione, un inno a Thanatos che è la firma inconfondibile dell'economia delle sciagure e in fondo della guerra. Distruggere per ricostruire invece di conservare e preservare.
La catastrofe come opportunità per l'appalto, il cataclisma che va auspicato e protetto e che va venduto come inevitabile, imprevedibile, voluto dal destino cinico e baro e non dall'incuria colpevole delle giunte, e le cui conseguenze bisogna sopportare cristocomunisticamente; come bisogna accettare, perché THERE IS NO ALTERNATIVE e l'EURO E' IRREVERSIBILE, la società dickensiana che ci vorrebbe propinare la dittatura delle multinazionali. La Bophalizzazione del mondo, il Bad TTIP continuo.

Candid photography?  Candidi angioletti in un momento di assoluta spontaneità.

lunedì 20 ottobre 2014

Warning: graphic images!




C'è bisogno di tradurvele o le didascalie le capite da soli? Va bene, proprio perché siete voi.
Tutti i dati si riferiscono al periodo 2008-2013 e le fonti sono l'Istituto greco di statistica, la Banca di Grecia e l'Eurostat.

La prima immagine spaventosa è quella che si riferisce all'andamento degli indicatori economici greci: export, PIL, costo del lavoro, depositi, vendite al dettaglio, produzione industriale ed investimenti. In medicina ci troveremmo di fronte ad una morte clinica ed al suono agghiacciante "piiiiii!" dell'elettroencefalogramma piatto. 

Stesso discorso per la seconda immagine, quella relativa agli standard di vita della popolazione:
salari, welfare, impiego, consumi, reddito e PIL nominale. Un bel grafico da tatuare in fronte a Mario Monti, che dite? Affinché possa ricordare il più grande successo dell'euro.


Infine, terza ed ultima immagine, la pistola fumante del "semo tutti 'na grande famija europea" dedicata a chi preferisce farsi guidare da una tedesca. Invece di "Centro contro Periferia" si potrebbe anche chiamare "Zia Ricca vs. Parenti Poveri". Il concetto è quello.
La Grecia è quella linea gialla che sprofonda a vantaggio del Lussemburgo (ovvero di Germania, Austria, Olanda, Belgio e Finlandia). Prima il Nord. Platone e Aristotele sacrificati sull'altare di un granducato del cazzo. Se non fosse una tragedia greca, sarebbe un'operetta.

ringrazio @Nicholas___D per averle pubblicate su Twitter.


E se siete invece meno iconici e più linguistici, ecco un bel riassuntino della tragedia greca, altrettanto terrificante.



sabato 18 ottobre 2014

Renzi ha sempre ragione


Dalla vostra inviata pescatrice di perle.



Questo è questo qui sopra, naturalmente. 

Poteva mancare la mystica del rigore, della serietà e fermezza teutonica? 
Dall'articolo di Lucia Annunziata sul Fuffington Post "Meno male che Angela c'è":
"Se questa donna e' la dura regina dei nostri paesi c'e' una ragione, e a Milano e' sembrata anche una ottima ragione".
Abstract: siccome c'è Putin cattivo e l'America ci trascura, affidiamoci come l'altra volta alla Germania che è veramente nostra amica e che attualmente è pure inquantodonna.

Se poi volete un esempio del loop mentale nel quale è prigioniero il piddino, ovvero l'Europa mi avvelena ma io voglio ancora più Europa, ehi! ma così muoio!, però occorre un'altra spruzzatina, ecco un articolo della compianta (ma non dal poro Gramsci) Unità. Poveri scarrafoni schienati dall'imidacloprid, che agitate le zampette invano tentando di resistere all'euroneonicotinoide:
"Per vincere le camicie bianche dovranno sporcarsi". Per diventare camicie nere, suppongo. 

Amo l'odore dell'olio di ricino la mattina presto.


giovedì 16 ottobre 2014

Di Loukanikos e di legatori di cani con la salsiccia

Loukanikos, cane ribelle. 2004-2014
Questo bel muso nobile ed intelligente, dell'intelligenza che è propria, in ambito canino ma non solo, dei bastardi, è Loukanikos, il cane di strada che fin dal 2009 aveva accompagnato le rivolte di piazza di Atene contro la dittatura della Troika, morto qualche giorno fa a dieci anni d'età. Un eroe peloso divenuto leggenda per la sua curiosa e costante presenza a fianco dei contestatori ed assurto alla notorietà anch'essa pelosa dei media internazionali attraverso la copertina di Time che l'aveva eletto "Dog of the Year" forse anche per distrarre, con un bel "maccheccarinooo!" in coro, le dame di San Vincenzo dall'atroce destino del popolo greco ridotto scientificamente in miseria dalla rapacità del Quarto Eureich ordoliberista.

Loukanikos, λουκάνικος ovvero Salsiccia. Il nome greco ricorda la veneta luganega e infatti l'insaccato originario dei popoli Lucani deportati in Epiro da Alessandro I "il Molosso" in Grecia divenne Loukaniko e in seguito ritornò in Italia grazie al principe Zamperetti da Cornedo della Serenissima Repubblica di Venezia come appunto luganega. Per dire quanto siamo interconnessi noi popoli mediterranei e quanto è ricca e antica perfino la storia delle salsicce.

Il cane Loukanikos mi fa però venire in mente anche un detto delle mie parti: "Non si possono legare i cani con la salsiccia".
Il senso credo sia chiaro ed il pensiero corre subito alle manovre depressive spacciate per espansive, ai regali fatti senza avere i soldi per farli, alle partite di (presa in) giro, ai salvataggi che non ci salveranno, ad un governo che è chiaramente impegnato appunto a legare i cani con la luganega, piuttosto che a fare l'unica cosa che dovrebbe: farci uscire dall'incubo.
Non solo, tutto questo sbattersi di promesse non mantenibili serve solo a nascondere la verità. Ad ingannare i Proci-porci-Piigs disfando la tela di notte. La verità ad esempio che di manovre da 30 miliardi ne servirà una all'anno, se vogliamo rispettare i contratti capestro degli strozzini; che un cane randagio ateniese aveva capito ben prima di Fassina e di tutto l'apparato del PD l'atrocità dell'ordoliberismo e infine che il nostro destino, se non interverrà un deus ex machina, sarà assai simile a quello della Grecia. Un destino che viene paradossalmente censurato perfino dalle voci della controinformazione (ragazzi, fatecelo vedere quel film, buttatelo in rete. Se non ora quando?)

Potrebbe il governo nascondere la verità così a lungo e perseguire l'impossibile senza la complicità dei media? Non credo proprio.
Oggi da Bagnai si discuteva di copertura della tragedia greca da parte della stampa nostrana, tutta a base di cure che funzionano, di riprese (inesistenti) e grandi successi dell'euro e veniva in proposito citato questo articolo della "Stampa" che non avrebbe sfigurato, per il suo tono fantascientifico, nella gloriosa collana Urania. 
Dal canto mio, preparando questo mio omaggio al novello Argo, ho trovato un'altra perla nella coccodrillessa dedicata a Loukanikos da tale Ettore (che nome ad hoc!) Livini sulla Repubblichina. Un altro conformista alla Moravia, della specie che in tempi di regime prolifera in maniera incontrollata.
Dopo aver definito Salsiccia "cane black bloc"giusto per accreditarsi, ecco l'epica del greco imbroglione: "Loukanikos irrompe sulla scena politica ellenica nel 2009. Il paese sta iniziando a sprofondare nella crisi, i conti sono truccati, nel bilancio dello stato c'è una voragine. E gli arcigni controllori di Bce, Ue e Fmi mettono sotto tutela la Grecia." Così chiosa Omero:
"Negli ultimi mesi Loukanikos era finito in pensione. Quasi avesse capito che la Grecia è in ripresa." Grazie alla mamma Troika, s'intende.
Inutile dire che la ripresa in Grecia non esiste se non nelle menti stordite dall'assenzio eurista.
Questi non sono giornalisti ma, parafrasando Marx, appendici di carne in un meccanismo propagandistico. Chissà se i cani fantasma sono in grado di mordere giornalisti meccanici, Dio Anubi.


Loukanikos lo aveva capito già dal 2009, cos'era il fogno europeo, i piddini non ancora.




mercoledì 15 ottobre 2014

Il paradosso di Scalfarotto


A botte di incostituzionalità, come ormai è prassi consolidata, il governo dei figli di Troika concederà magnanimamente la regolarizzazione e regolamentazione delle unioni civili ma, attenzione, qui sta la palese incostituzionalità, riservandola solo alle coppie gay. Come dire che, da ingiustamente svantaggiate, le persone omosessuali diventano ingiustamente privilegiate e fornite di diversi diritti rispetto alle persone eterosessuali. L'orientamento sessuale X diventa di fatto un must per ottenere privilegi superiori a quelli con orientamento sessuale Y. Una condizione che appartiene già dal 2013, mi dicono, al piddino Scalfarotto, che ha potuto estendere la sua copertura sanitaria da parlamentare, normalmente riservata ai morosi di sesso diverso, al suo compagno.

Per questi legulei fintoprogressisti la convivenza non può evidentemente prescindere da una componente sessuale - il che rispecchia perfettamente lo spirito dell'attuale società postsessantottina ipersessuata del godimento senza limiti, da imporre però a soggetti doppiamente castrati: dalla depressione e dalle cure contro la depressione (tornerò sull'argomento con un post ad hoc, perché merita l'approfondimento).
Con questa legge discriminatoria al contrario, i piddini e i loro complici dell'altra parte, dimenticano chi convive per mille altri motivi non sessuali con parenti, amici e colleghi: per studio, per lavoro, per necessità, in ultima analisi per DIVIDERE LE SPESE. Concetto quest'ultimo, mi rendo conto, avulso dalla loro realtà di privilegiati. Questi cittadini conviventi ma non trombanti tra loro, per restare in argomento, possono fottersi. 

Vi sono noti problemi ereditari, di subentro in contratti d'affitto, di disposizioni in caso di esequie, ovvero il lato oscuro della coppia di fatto che si evidenzia quando la morte bussa alla porta.  Un convivente, ad esempio, non può esaudire il desiderio del defunto di essere cremato, perché non può certificare la sua volontà come può invece farlo un coniuge, anche separato, o un parente diretto, che possono perfino decidere di andare contro la volontà dell'estinto. Per ovviare a questi problemi, e qui sta il paradosso, una coppia di fatto eterosessuale sarà costretta a sposarsi anche se non ne aveva affatto l'intenzione e tutto il diritto di non averla (e qui ci vedo lo zampino del contentino alla parte politica tradizionalista e reazionaria sacrafamiglista). In questa realtà sempre più romanzesca alla Burroughs da psicomondo parallelo schizzato, le vecchiette o vecchietti che convivono da semplici amiche/ci (non mi vedrete mai usare quei fottutissimi asterischi) per combattere la reciproche solitudini da vedovanza e unire le pensioni da fame imposte dalla Troika della su' mamma, dovranno fingersi gay per mantenere qualche diritto e sopravvivere? Non sarei fascista ma ormai mi disegnano così.

Aggiungo che agli scemi del villaggio globale non interessano tanto i diritti civili, che vediamo da loro distribuire appunto in maniera psicotica e perturbante, quanto il poter chiamare un'altra delle loro leggiucole scritte sotto dittatura europea con un nome esotico: "civil partnership" e di poterla fare "come in Germania".  Il mito tedesco pure in camera da letto. Schweinehunden.

Vorrei lanciare quella che un piddino definirebbe una provocazione. E mi rivolgo anche agli omosessuali desiderosi di diritti veri e non cosmetici.
Secondo voi la condizione omosessuale è qualcosa di simile al viaggio psichedelico di una wedding planner passiva con l'unico problema di trovare il tulle verde assenzio entro le sette di stasera in un mondo elitario fatto di gente variopinta senza pensieri, piena di soldi e smaniosa solo di sposarsi? In sostanza una costruzione letterario-propagandistica? 
Oppure gli omosessuali sono persone che, vivendo la realtà come tutti, la crisi come tutti, hanno prima di tutto il problema del lavoro da non perdere, del restare in attività se imprenditori, e forse, come tanti eterosessuali, ne hanno normalmente e giustamente per il belino di sposarsi?

Dotto', che c'entra l'amore con il matrimonio?

mercoledì 8 ottobre 2014

La rana di Galbani

immagine postata su FB da Giulia Sarti

La rana originale era quella di Galvani, lo scopritore dell'elettricità animale ed autore del De viribus electricitatis in motu musculari commentarius.

Quella piddina invece si rifà ad un celebre slogan pubblicitario assurto alla gloria nel settore "tormentoni linguistici" della biblioteca dell'inconscio collettivo: "Galbani vuol dire fiducia". Come senti "fiducia", tac! ti parte il riflesso pavloviano (dall'altro illustre scienziato, fisiologo e Premio Nobel, Ivan Pavlov) di associarlo a "Galbani".

Stanno a baloccarsi con la tecnica cut and paste per secernere vuoti ed inefficaci concetti politici che poi rischiano di concretizzarsi nello spurgo mentale del Poletti che si meraviglia: "Come abbiamo fatto a finire in questa situazione. Come è potuto accadere, che un paese con grandi potenzialità che tutti riconoscono, viva una crisi così lunga e acuta." (grazie a Zugzwuang che me l'ha segnalato);
E se invece questi phenomena cisieteocivati piddini che si stanno svegliando come dopo il bacio del Principe Azzurro (o meglio Principessa Azzurra 1 e Principessa Azzurra 2), fossero molto probabilmente, dal primo all'ultimo, solo dei grandissimi incapaci, vigliacchetti ed inutili miserabili minus habentes*?

*imbecilli

Risvegli


Good morning alla FIOM. Bonjour a Maurizio Landini. Guten Morgen alla Triade (non quella cinese ma italiana) dei sindacati. Buongiorno ai proletari ed ai borghesi piccoli, medi e grandi di tutta Italia, isole comprese. Buenos dias ai battilocchi (ma il termine giusto sarebbe il berlusconiano coglioni) di sinistra che solo oggi si accorgono della shock economy in casa sotto forma di Bischeronomics e piddinismo reale.

Il vero problema però sono le nozze gay, of course.


lunedì 6 ottobre 2014

Renzistein Junior


L'uomo che insegnò al suo maglioncino a tradare, Sergio Marchionne, ha rilasciato una significativa dichiarazione, parlando di Renzi e del di lui governo: "Non abbiamo più scelta. Per me la cosa importante e' andare in una certa direzione, andare avanti. Diamogli spazio, l'abbiamo messo la' per quella ragione lì'".
A parte la solita TINA, la fretta che sembra stia loro per autodistruggersi l'astronave e il tireremo diritto, per non parlare del messolà e castello ululì, mi incuriosisce proprio quel "l'abbiamo messo".
L'abbiamo chi? Sergio, you talkin' to me? Are you really talkin' to me?
Sono stati i piddini a metterlo là con le loro primarie a gettone: infili i due euro e cerchi di acchiappare il pupazzo. C'erano i bei bambolotti o il mostriciattolo di Firenze. E' uscito il mostrino.
Gli italiani intesi come elettorato non ce l'hanno messo di certo.
Indi per cui, a meno che Marchionne non abbia cacciato i due euro perché è piddino, cosa che in un certo senso starebbe bene ai piddini, devo dedurre che quel l'abbiamo fosse riferito a tutti coloro i quali hanno bisogno del basista che gli scassini la cassaforte dell'Italia per grufolarci poi dentro.
Fanno la fila con il numeretto: poteri forti, investitori stranieri, il Quarto Reich, la finanza cannibale, l'èlite in genere, i sciur, insomma, quelli fatti, rifatti e strafatti. Anche quegli imprenditori nostrani bravi a cavalcare l'onda come surfisti californiani. Gente che non ha paura di ammettere, in un salottino di talk show, di puntare alle cassette di sicurezza degli italiani come un Dandi qualsiasi e di sognare la Sanità a punti. Immagino: tessera d'oro e l'infermiera modello youporn ti fa anche il pompino. Tessera normale, devi imparare a convivere con il cancro. Mi riferisco a questo gelataio o ad altri salumieri di lusso con la ricetta per il furto con scasso dei soldi degli altri. I capitalcomunisti che teorizzano l'esproprio èlitario.

Il mostriciattolo di Firenze incaricato ha una gran fretta di eseguire il compito assegnatogli. L'astronave che sta autodistruggendosì è l'Eurozona e se salta in aria l'ambaradan è difficile che poi possano essere compiute le infamie previste ai danni della classe media con i suoi sudati risparmi e di tutto il settore produttivo.
L'abbiamo messo là. Già, Sergio, l'avete.

Il sospetto lo avemmo da subito ma ormai penso non vi siano più dubbi che Matteo Renzi sia un perfetto prodotto da laboratorio, amorevolmente allevato fin dalla Ruota della Tortura (oops, Fortuna), tirato su a brigidini e pappa reale affinché diventasse il perfetto esecutore materiale. La scelta è stata felice, bisogna ammetterlo. Un concentrato di ambizione sfrenata incrociata con il DNA di un caterpillar sociopatico in un cervello ab-normal. Un Golem schiacciasassi, il soggetto ideale per una patto mefistofelico che il Faustino di Rignano ha accettato con entusiasmo.
Una creatura perfetta che potrà venire distrutta o dai suoi creatori, non dovesse riuscire nel compito o dovesse venire loro a noia, o dalle circostanze ambientali, se cambiasse il carattere degli eventi.
Perché Matteo esiste e agisce in funzione dell'emergenza della crisi e solo in quel caso. Non è fatto per durare perché è fatto della materia fangosa di cui sono fatti i brutti sogni.


mercoledì 1 ottobre 2014

Sòla profonda


"Sulla base di ciò, è assai facile smascherare la vera natura delle istanze contemporanee di recupero delle sovranità nazionali, istanze in alcuni casi apparentemente motivate da rivendicazioni di diritti sociali. È del tutto evidente che nell’Occidente capitalista le vere rivendicazioni di diritti sociali (che non si riducano a istanze di riproduzione sociale delle classi piccoloborghesi) sono incompatibili con qualsiasi nazionalismo o localismo. Ed è del tutto evidente che qualsiasi istanza di ‘autonomia’ nazionale o locale non può che essere – nelle sue possibili implicazioni concrete – nient’altro che un’istanza nazionalista o localista.
La radice comune di tali atteggiamenti (come del resto quella del nazismo e del fondamentalismo religioso) risiede in un irrazionalistico rifiuto della dura, esplicita, ‘pornografica’ realtà dei fatti. Una realtà dei fatti empirico-logica che non ammette alcuna relativizzazione fondata sui trucchi antiempiristici e antipositivistici propri dell’ermeneutica, dello strutturalismo, della dialettica, dello storicismo o della stessa ‘nuova filosofia della scienza’ (quella che propina sciocchezze quali la teoreticità dell’osservazione e l’incommensurabilità fra teorie).
Tali irrazionalismi si fondano su forme di ’speranza’ e di ‘felicità’ che sono frutto – e portatrici – di illusioni. La vera speranza e la vera felicità non possono che fondarsi sulla realtà dei fatti e sulle aspettative razionali."
[...]
Le istanze di recupero delle sovranità nazionali sono in palese contraddizione logica ed empirica con le necessità politiche implicate dai problemi più urgenti del mondo contemporaneo, i quali richiedono sempre più una pianificazione a livello globale e sempre maggiori cessioni di sovranità nazionale/locale (sovranità che in molti casi può essere legata a interessi particolari che, se perseguiti in maniera miope, possono essere in contraddizione con l’interesse globale): si pensi, ad esempio, al problema del surriscaldamento globale o a quello della crescita della popolazione mondiale. Di fronte a tali problemi oggettivi che non lasciano alcuno spazio a dialettiche e interpretazioni (e che trascendono la stessa lotta di classe), la nuova politica globale avrà, per necessità di cose, un carattere sempre più scientifico-tecnico, poiché le finalità più importanti saranno sempre più univoche, in quanto dettate dalla dura realtà dei fatti." 

E 'sti grandissimi megacazzi con i superscappellamenti a sinistra! 
A proposito di Burroughs, forse ho trovato la donna che insegnò al suo culo a parlare. Leggete qui su MicroSega, la prestigiosa pornorivista intellettualedesinistra, l'intero articolo "Contro le sovranità (e le culture nazionali)" della pornofilosofa Valentina Nappi.
Il porno su MicroMegaloman è la morte sua, perché in effetti non riesco ad immaginare nulla di più osceno  di un titolo come quello e soprattutto del pensiero che l'ha partorito analmente, di cui vi ho fornito un immondo assaggio, espressione del discorso osceno, pornografia, appunto, dominante. 
La domanda è d'obbligo: è il cervello di Valentina che sta parlando o il suo proverbiale, mi dicono, culo? (Mi dicono, perché io sono antica, sono rimasta al vintage di Moana e Vanessa del Rio.) 

Dico la verità, di tutta la disquisizione iniziale sulla differenza tra meretrice e prostituta, ovvero tra puttana e puttana, sulla dicotomia tra quelle che la danno ai ricchi e quelle che la danno ai poveri e che quindi danno fastidio (ossignur! Ma a chi? E lei i film li fa gratis?) non ci ho capito un cazzo, per restare in tema. Ma io sono abituata ai "filosofi", quelli tra virgolette. (Si, mi ha messo Heidegger tra virgolette, la πόρνηSolo per quello...)
Consiglio, come adozione del cuore, l'ultimo paragrafo, con la dichiarazione di guerra alla coppia feconda come origine della malattia nazionalista (evidentemente il fine dell'umanità auspicato da Culoparlante è l'estinzione). Lo amo perché dimostra, ve ne fosse ancor bisogno, quanto sia subdola lo pseudocultura del progressismo cosmetico. Quello del godimento illimitato - per dirla con Fusaro - del semo tutti froci e puttane che è perfettamente funzionale all'illimitatezza della fame chimica di potere e ricchezza dell'ipercapitalismo attuale.

Vi chiedo infine: non vi dà un leggero senso di straniamento la pornostar che cita l'estetica della durezza del vivere del Padoa Schioppa come se il nostro fosse un qualunque Divin Marchese del cazzo? 
L'hardliberismo di questa Nappy dovrebbe ridurvelo a lombrichetto morto, a meno che non siate inguaribilmente masochisti, ma se vi piace la merda adorerete questa filosofa. Senza virgolette, s'intende.

Pidiot savants


Vi piacciono i referenda? Rispondete a questo:

"Ritenete voi che l'entità una volta nota come personadisinistra (d'ora in poi piddino), quello che sarebbe morto per avere la sinistra la potere e che scopre solo ora il lato oscuro della shock economy di cui la sua parte politica si è fatta legale rappresentante e garante degli interessi; quello che vede l'orrendo volto di TINA che si sovrappone a quello soavemente stupito della Dama del Palio; gente insomma come Susanna Camusso e il suo simbionte Maurizio Landini, Pippa Civati e tutto il ciarpame pittibimbominkia, la Fassina storna maanche il kafkiano scarrafone D'Alema che sopravviverebbe anche alle radiazioni gamma e pur tuttavia ogni volta grida che vogliono farlo fuori; la vecchia guardia che avendo avuto per decenni sott'occhio Napolitano ma anche il poro Berlinguer non si è mai accorta di nulla; quelli insomma che ora soffrono come cani per il sospetto che sta insinuandosi in loro di essere chiusi nell'antro di Saw l'enigmista con il compito di autoamputarsi reciprocamente le ultime appendici di dignità, a causa del tradimento di quella stessa Mamma Sinistra che ora cominciano a capire essere stata tanto cattiva con loro, pensate insomma che questi piddini:" 

CI SIANO                                                         CI FACCIANO

Devo ammetterlo. Sto godendo in maniera meravigliosamente sadica di fronte all'ormai palpabile angoscia dell'entità piddina, del militante in bad trip. Oh, povero micio gatto fradicio che miagoli nel buio; disperato perché non trovi alcuna gattarola che possa farti ritornare dentro al calduccio della tua presunta infallibilità e leccare nella ciotola il latte caldo dell'intoccabilità. Stai scoprendo che ti hanno FOTTUTO e proprio coloro dei quali ti fidavi maggiormente. Capita nelle migliori famiglie, benvenuto nel club affollato delle vittime dell'abuso di credulità.

So che qualcuno si adonterà, essendo personadisinistra del sottogenere communistacosì, ad essere chiamato piddino. Mi riferisco alle ultime resistenze, agli ultimi giapponesi che, sparacchiando con il fuciletto a tappo dal fogliame della giungla urlano: "Ma il PD non è la (vera) sinistra!" Povere miserabili frattaglie finite nel tritacarne della storia a formare un unico ignobile polpettone assieme al pregiato filetto operaista, al lombo dei padri nobili e al sanguinaccio dei partigiani. 

Mi duole assai ripetermi fino alla nausea ma vorrei capire: se il Partitone Bestemmia non è vera sinistra, perché vi bagnate le mutandine al pensiero di Renzi che applica una bella patrimoniale che colpirebbe giammai l'élite che muove il sole e le altre stelle, compresi i suoi ed i vostri fili ma l'odiata piccola borghesia (alla quale purtroppo appartengono i vostri padri operai)? 
Devo dedurre che il Pittibimbominkia vi tenga buoni con il ciucciotto della patrimoniale, delle tasse di successione che vi arrapano sempre, sebbene colpirebbero i figli degli operai, cioè voi, e non già quelli di Berlusconi che non avranno di intestato neppure un casotto da giardino, e con il pregiudizio contro gli statali? Per non parlare dell'orsacchiotto della mitologia eurista, tra le cui braccia infine vi addormentate? 
E se tutto ciò è buono e giusto e di sinistra, mi spiegate come mai vi risvegliate dopo un po' in preda agli incubi?

Ora cominciate a lamentarvi: "Il governo fa politiche di destra, so' democristiani!" ma fate ridere perché la sinistra democristiana era più di sinistra di Ferrero e perfino una certa destra vi ha superato a sinistra, se siete in grado di capire cosa ciò significhi. Soprattutto non avete capito che: 

L'attuale ipercapitalismo predatorio elitario trova un fenomenale alleato nel comunista che odia la piccola borghesia e le sue (sudate) proprietà.

Dovreste scriverlo cento volte sui ruderi delle vostre sezioni.

Già, è proprio così. Guardate la Cina che mirabile esempio di totalitarismo perfetto: il peggio del capitalismo unito al peggio del comunismo.
E' che vi si può comperare per pochi sogni, visto che avete questo difetto per cui le cose più reazionarie, dal sessantotto all'idea europea, dalla globalizzazione mascherata da internazionalismo alla stucchevole cosmesi dei diritti civili e il buonismo piagnone, vi paiono delle figate progressiste pazzesche. 
Siete talmente battilocchi che non vi siete mai accorti che i discorsi di certi compagni più a sinistra di voi erano copiati paro paro dai manuali di Psyop. Oltre a quelle psicologiche, le operazioni matematiche, perfino il semplice 2+2=4, vi sono sempre risultate ostiche. 
Persi nel limbo del sogno lucido, avete snobbato la parola infiltrazione per decenni e ora vi si incula.

Per tornare al quesito referendario, come si fa a meravigliarsi del fatto che Verdini e Zanda abbiano votato per quasi il cento per cento delle volte in maniera identica? Si, proprio quel Zanda.
Come si fa a dare la colpa dello sfacelo unicamente a Renzi, sapendo che è solo L'Eletto Pittibimbominkia, il Neo(con) che deve fare il lavoro sporco per Matrix e non contro Matrix, scelto e addestrato fin dai tempi della Ruota della Fortuna dal Grande Architetto per la sua sfrenatissima ambizione che ne faceva sin da allora un ideale venditore di anima propria? O non eravate tanto contenti di averlo votato perché lui era la Nuova Sinistra? Ci siete o ci fate?

Eh, poveri cari, e mi rivolgo anche alla platea dei pidiot savants, quella dei simpatizzanti: il viaggio vi sta diventando proprio brutto, ma molto, molto brutto. Càpita, quando ci si fa drogare dalla finta democrazia delle primarie e dai 41% che fluttuano in cieli scarlatti stando a cavalcioni degli unicorni del socialismo irreale. 



Grazie alla segnalazione di Zugzwuang, ecco infine una meravigliosa metafora a corollario.




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